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 ITALIA - ITALIA - Spreco di cibo in calo
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Notizia 
7 settembre 2019 15:22
 
Nel 2014 un italiano su 2 dichiarava di gettare cibo quasi ogni giorno. Nel 2018 solo l'1% degli italiani ha dichiarato di cestinare il cibo pressoche' quotidianamente. L'impegno per la prevenzione dello spreco alimentare, che dal 2010 porta avanti la campagna Spreco Zero di Last Minute Market, ha iniziato a dare i suoi frutti. Eppure molto resta ancora da fare, ad ogni livello: nelle nostre case, nelle scuole, nella distribuzione. Pesa 700,7 grammi lo spreco di cibo pro capite settimanale in Italia, per un valore di 3,76 euro settimanali, e di 196 euro annuali secondo i test scientifici dei "Diari di famiglia" del progetto REDUCE - Ministero dell'Ambiente / Universita' di Bologna Distal. Lo spreco di cibo a livello domestico in Italia vale quasi 12 miliardi euro (esattamente 11.858.314.935 euro secondo il test Diari di Famiglia), ai quali va sommato lo spreco alimentare di filiera (produzione - distribuzione), stimato in oltre 3 miliardi di euro (3.176.032.413 euro), ovvero il 21,1% del totale, Lo spreco complessivo di cibo vale quindi oltre 15 miliardi di euro, per l'esattezza 15.034.347.348 euro.
Quanto gettiamo nelle nostre case rappresenta quindi i 4/5 dello spreco alimentare complessivo in Italia: parliamo dello 0,88% del Pil (valori a prezzi correnti fonte Istat). Anche la distribuzione, pur adottando da tempo comportamenti virtuosi e pratiche di recupero del cibo a ridosso di scadenza, ha i suoi "buchi neri": la stima nazionale e' di 220.000 tonnellate di cibo sprecato ogni anno, 2,89 kg/pro-capite, ovvero 18,7 kg di cibo sprecati ogni anno per metro quadro di superficie di vendita, soprattutto frutta e verdura, pane e prodotti da forno, latticini (progetto REDUCE 2018). E nelle scuole? L'indagine REDUCE sulla refezione scolastica ha calcolato un avanzo medio di 90 grammi nel piatto di ogni studente, e di 27 grammi di cibo intatto, abbandonato nelle mense per ogni pasto. Ma e' dalle scuole che deve partire la rigenerazione di una societa' sostenibile, secondo gli italiani: lo testimoniano i nuovi dati 2019 dell'Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market /Swg, perche' 7 italiani su 10 (68%) danno un mandato proprio alla sensibilizzazione scolastica per promuovere l'attenzione e la prevenzione negli sprechi alimentari, in rapporto quindi alle nuove generazioni.
"Sono dati che testimoniano l'importanza di buone pratiche da individuare, adottare e veicolare sul piano degli enti pubblici, delle imprese, delle scuole, cosi' come sul piano personale, nel quotidiano delle nostre case - sottolinea il presidente di Last Minute Market Andrea Segre' - Per questo arriva la 7^ edizione del Premio Vivere a Spreco Zero, i piccoli "Oscar" della prevenzione e riduzione degli sprechi, e per questo, a pochi giorni dall'avvio del nuovo anno scolastico, raccogliamo l'appello dei cittadini e lo rilanciamo perche' l'educazione alimentare diventi programma scolastico, e perche' l'educazione civica del nostro tempo non sia avulsa dalla sensibilizzazione sui temi della sostenibilita' e dell'educazione ambientale. Le buone pratiche individuate e condivise, adottate sul territorio nazionale da soggetti pubblici e privati, sono esperienze rilevanti e innovative e' importante favorire la diffusione e la replica sul territorio. Quest'anno, accanto alle categorie consuete - Amministrazioni Pubbliche, Imprese, scuole, associazioni e cittadini - il Premio Vivere a Spreco Zero includera' nuove categorie, prima fra tutte quella No Plastic Food & Drink: perche' la prevenzione degli sprechi e' anche prevenzione dei rifiuti e cura dell'ambiente. Il Premio Vivere a Spreco Zero ha scelto quindi di partecipare alla mobilitazione internazionale finalizzata a sostenere la riduzione/eliminazione delle plastiche alimentari per cibo e/o acqua".
 
 
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