In base alle nuove norme varate dal ministero del Trasporto, i proprietari di monopattini elettrici sono costretti a: indossare il casco, rispettare i nuovi limiti sulle aree pedonali e ciclabili, registrare una targa per il veicolo e dotarlo di assicurazione.
Proprio la targa è finita al centro di un paradosso normativo: chi è senza assicurazione non può essere multato, perché non è ancora possibile ottenere la targa (e senza la targa, le compagnie assicurative non possono assicurare nessun mezzo). Questo perché non è stato ancora emanato il decreto attuativo con cui il Ministero dei Trasporti dovrà specificare i requisiti di quelli che la norma chiama “contrassegni di identificazione”, e quindi non sono vere e proprie targhe. Il Decreto ministeriale (Dm) dovrà anche stabilire i materiali con cui sarà fatto e il prezzo di vendita. Il contrassegno serve per individuare il mezzo, anche nell’ottica di una possibile sanzione.
La circolare della Polizia locale di Milano
Ad infiammare la polemica è stata la circolare n. 19 con cui la Polizia Locale di Milano, l’11 dicembre scorso, ha confermato che l’obbligo di assicurazione per i monopattini elettrici è già in vigore. Per ovviare alla mancanza del decreto attuativo, la municipale meneghina ha prospettato l’ipotesi di assolvere l’obbligo tramite un’assicurazione RC ordinaria, ovvero personale, che viene posta in capo non al veicolo (monopattino), ma alla persona fisica (proprietario e conducente). Una soluzione concreta, ma non percorribile perché il nuovo Codice della Strada parla esplicitamente di RC Auto e dunque al numero di immatricolazione del veicolo.
(da AdnKronos)
CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile
DONA ORA