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 U.E. - U.E. - Nuove droghe psicoattive in crescita. EMCDDA: migliori e maggiori strumenti di prevenzione
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23 novembre 2018 13:08
 
La capacità di cui l’Europa dispone per reagire rapidamente alle minacce che le nuove sostanze psicoattive costituiscono per la salute e la società, si rafforza ulteriormente grazie ad una nuova legislazione in vigore da oggi. Questa legislazione - applicabile in tutta Europa a partire dal 23 novembre 2018 – rafforza il sistema di allerta precoce dell’UE e le procedure di valutazione dei rischi delle nuove sostanze psicoattive e accelera i processi di controllo. La legislazione è legata alla crescita recente della disponibilità di queste sostanze e fa seguito alle proposte della Commissione europea (CE).
Questo nuovo quadro legislativo comprende:
* un regolamento per lo scambio di informazioni, un sistema di allerta rapido ed una proceduta di valutazione dei rischi delle nuove sostanze psicoattive, modificando il regolamento in vigore nell’EMCDDA (Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze);
* una direttiva che permette che le nuove sostanze psicoattive siano controllate a livello di UE come “droghe”.
La legislazione conserva l’approccio europeo attuale di tre tappe che permettono di reagire di fronte alle nuove sostanze psicoattive (allerta rapido, valutazione dei rischi e misure di controllo), rafforzando considerevolmente le procedure esistenti grazie alla razionalizzazione e alla accelerazione delle procedure di raccolta e di valutazione dei dati. Una nuova caratteristica del regolamento permette di valutare congiuntamente i rischi potenziali posti da diverse nuove sostanze psicoattive che presentano una struttura chimica simile, grazie ad un rapporto unico di valutazione dei rischi. Scadenze più brevi si applicano all’insieme di queste nuove procedure.
L’Osservatorio continuerà a giocare un ruolo di capofila con l’allerta e l’osservazione delle nuove sostanze psicoattive segnalate dagli Stati membri dell’UE e lancerà uno studio scientifico approfondito su tutte le nuove sostanze che pongono problemi preoccupanti a livello di UE. Dopo che l’agenzia avrà presentato il suo rapporto iniziale, la Commissione europea disporrà di due settimane per domandare all’Osservatorio stesso di valutare i rischi potenziali posti dalla sostanza. Questa valutazione dovrà essere rimessa entro sei settimane. Fondandosi sulla rapporto di valutazione dei rischi, la Commissione potrà proporre di controllare la sostanza. Il Consiglio dell’Ue e il Parlamento europeo disporranno poi di due mesi per accettare o meno queste proposizioni. Le autorità degli Stati membri avranno sei mesi (invece dei 12 del vecchio sistema) per mettere la sostanza sotto controllo a livello nazionale una volta che la decisione entra in vigore.
Nel 2017, 51 nuove sostanze psicoattive sono state segnalate per la prima volta al sistema di allerta precoce dell’UE, con una media di una sostanza a settimana. Alla fine del 2017, l’Osservatorio faceva sapere di star seguendo 670 nuove sostanze psicoattive (rispetto alle 350 del 2013). I problemi sociali e sanitari legati ai nuovi cannabinoidi e oppioidi di sintesi (essenzialmente intossicazioni e decessi) hanno spinto l’agenzia a condurre nove nuove valutazioni di rischio nel 2017, una quantità senza precedenti.
L’EMCDDA e Europol, con il sostegno degli Stati membri dell’UE, dell’Agenzia europea del farmaco (AEF) e la Commissione europea, collaborano dal 1997 per rilevare la comparsa di nuove droghe ed il loro livello di diffusione sullo scenario europeo. Le prime norme legislative (1997 e 2005) hanno permesso ai partner di elaborare un sistema sofisticato di allerta precoce per seguire le nuove droghe, nonché una struttura che permetta di effettuare valutazioni scientifiche dei rischi. In virtù delle nuove legislazioni, altre agenzie dell’UE saranno coinvolte, tra questo il Centro europeo di prevenzione e di controllo delle malattie (ECDC), l’Agenzia europea dei prodotti chimici (ECHA) e l’Autorità europea di sicurezza alimentare (EFSA).
Dimitris Avramopoulos, commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza, ha dichiarato: “Nel corso degli ultimi dieci anni, l’emergenza di nuove sostanze psicoattive ha costituito un pericolo maggiore per la salute e la sicurezza pubblica. Si tratta di sostanze sintetiche spesso molto tossiche e che sono più pericolose in un contesto di mercati che cambiano. E’ per questo che abbiamo bisogno di misure legali efficaci e strumenti operativi che facilitino il divieto di queste sostanze sul territorio dell’UE, sì da prevenire i gravi danni per la salute e anche dei decessi. Le nuove regole dell’UE proteggeranno meglio i nostri cittadini europei da queste sostanze pericolose, in particolare i giovani”.
Alexis Goosdeel, direttore dell’EMCDDA, ha detto: “L’Osservatorio di arricchisce di questa nuova legislazione per rendere più forti le reazioni dell’Europa alla comparsa delle nuove sostanze psicoattive, suscettibili di provocare gravi rischi sanitari e sociali presso i consumatori. La disponibilità di nuove droghe è fortemente cresciuta in questi ultimi dieci anni, e di conseguenza i danni ad esse associati, per cui oggi è imperativo rafforzare le nostre capacità di allerta precoce e di reazione. Questo meccanismo giuridico più rapido aiuterà a restare pronti a fronte dei fenomeni delle nuove sostanze psicoattive ed a vigilare perché queste misure siano siano prese rapidamente per proteggere la salute pubblica”.
Per maggiori informazioni: www.emcdda.europa.eu/activities/action-on-new-drugs
 
 
 
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