Il ministro del turismo messicano ha chiesto la legalizzazione della cannabis per gli adulti in due delle principali località turistiche del Paese, sostenendo che così verrebbero meno i cartelli della droga responsabili di una crescente ondata di violenza nel Paese. Il ministro Enrique de la Madrid ha detto ai giornalisti durante una conferenza stampa a Città del Messico che il suo Paese dovrebbe seguire l'esempio degli Stati Uniti e consentire ai singoli Stati di legalizzarne l’uso ricreativo. "È assurdo che non stiamo procedendo in questo senso", ha detto, secondo la agenzia stampa Reuters.
De la Madrid ha detto ai giornalisti che la cannabis dovrebbe essere legalizzata negli Stati di Quintana Roo e Baja California Sur, dove ci sono le famose località di Cancun e Los Cabos. Queste aree hanno visto un drastico aumento degli omicidi negli ultimi anni a seguito di un aumento dell'attività dei cartelli della droga. L'anno scorso, il numero totale di omicidi nel Paese è salito a oltre 29.000, rendendo il 2017 l'anno più sanguinoso che il Messico abbia vissuto negli ultimi decenni. Il ministro del turismo ha sostenuto che consentire a questi Stati di legalizzare, indebolirebbe l’attecchimento dei cartelli della droga tagliando i loro profitti.
Il sostegno di De la Madrid alla legalizzazione ha attirato critiche immediate sulla stampa. La candidata presidenziale Margarita Zavala ha twittato che "è ingenuo credere che legalizzare la marijuana ridurrà i tassi di criminalità", riporta il Los Angeles Times. L'analista esperto di sicurezza Alejandro Hope ha scritto sul quotidiano El Universal questo fine settimana che "quando l'agenda delle forze dell'ordine viene fissata dal segretario del turismo, qualcosa non funziona", cosi’ come riporta l'Associated Press. Ore dopo la sua intervista per la legalizzazione, De la Madrid ha ridimensionato un po' la sua presa di posizione, twittando questa precisazione: "la mia opinione sulla legalizzazione della marijuana era un commento personale".
La legalizzazione in Messico sembra improbabile nel prossimo futuro, in quanto la maggioranza degli elettori e dei leader della chiesa vi si oppongono. Tuttavia, il sostegno alla legalizzazione sta lentamente crescendo tra i leader politici del Paese. Nel 2016, il presidente Enrique Peña Nieto ha proposto un disegno di legge per consentire il possesso personale fino a un grammo di cannabis. Questo disegno di legge si è bloccato in Parlamento, ma un disegno di legge per legalizzare la cannabis medica è stato approvato l'anno scorso con un sostegno quasi unanime. All'inizio di quest'anno, il candidato sindaco di Città del Messico, Salomon Chertorivski, ha anche perorato la legalizzazione ricreativa come deterrente efficace alla violenza connessa ai cartelli della droga.
(articolo di Chris Moore pubblicato su Marry Jane del 29/01/2018)