La clonazione e' vietata esplicitamente dal codice deontologico dei medici e l'intervento di Antinori, annunciato dalla rivista New Scientist potrebbe quindi far scattare un procedimento disciplinare dello stesso organismo per verificare la notizia e se ci sono le condizioni per un provvedimento disciplinare. Lo ha spiegato, cautamente, Benito Meledandri, Presidente dell'Ordine dei medici di Roma che aveva gia' aperto in passato un altro procedimento nei confronti del ginecologo romano. Anche il Presidente nazionale della Fnomceo, Giuseppe Del Barone, ha ricordato il divieto assoluto imposto dal codice. "Eravamo e siamo contro" ha sinteticamente detto, ammettendo che potrebbe esistere una difficolta' formale legata al fatto che l'intervento sarebbe avvenuto all'estero.
Il Ministro Sirchia si riserva di approfondire, ma intanto dice "Guai a scherzare col fuoco. Continuo a sperare che sia un tam tam infondato. La mia assoluta condanna e' la stessa di tutti i responsabili della Sanità del mondo avanzato. Dal punto di vista medico la clonazione e' un salto nel buio, da quello giuridico e' un atto del tutto illegale, da quello morale e' un'aberrazione. Da qualunque angolazione la si consideri, abbiamo a che fare con una pratica impossibile da giustificare e messa universalmente al bando".
"Antinori ci fai orrore". Così reagisce l'Andit (Associazione Nazionale Donne Italiane) per voce della Segretaria Nazionale Domitilla Baldoni, mentre il professore Carlo Flamigni, in una intervista a Repubblica osserva duramente: "va bene per i ricchi e imbecilli".
Anche il presidente emerito del Comitato Nazionale di Bioetica, Francesco D'Agostino, esprime la sua condanna contro la clonazione umana a scopi riproduttivi. "Dal punto di vista medico e' troppo pericoloso innanzitutto per il bambino - ha detto - si tratta di tecniche ancora tutte da sperimentare. E' rischioso passare cosi' presto alla sperimentazione sull'uomo. Troppi poi i problemi psicologici e per il suo normale sviluppo".