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 ITALIA - ITALIA - Italia. Una “Carta” per la trasparenza delle ricerche biomediche
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16 maggio 2002 20:41
 
La ricerca biomedica deve essere integra e trasparente, invece e' minacciata sempre da piu' interessi commerciali poco controllabili e, nella maggior parte dei casi, per nulla espliciti. Lo sostengono sette tra associazioni e societa' scientifiche riunitesi a formare un Coordinamento per per l'integrita' della ricerca Biomedica (Cirb). Il 17 maggio il Cirb presentera' un documento ufficiale all'Istituto Superiore di Sanita' contenente un appello per la promozione di una maggior trasparenza nella ricerca. Le societa' promotrici dell'appello sono l'Associazione italiana di epidemiologia (Aie), l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), Il Centro chorane italiano (Cci), la Frderazione italiana di Cardiologia (Fic), la Societa' italiana di ematologia (Sie), La Societa' italiana di medicina interna (Simi), e la Zadig, casa editrice scientifico di Milano. "Un buon servizio sanitario nazionale, per essere veramente efficace ed al servizio del cittadino", si legge nell'appello, ''deve investire nella ricerca clinica ed epidemiologica. Invece, negli ultimi tempi, e' stato piu' volte segnalato, che nel nostro paese l'investimento nella ricerca e' molto basso, decisamente inferiore a quello di molti dei nostro partners europei. Cio' fa si' che gli indirizzi di ricerca vengano spesso definiti in funzione del loro ritorno commerciale e non, come dovrebbe essere, della rilevanza dei quesiti per la cura dei malati''. Pur riconoscendo il ruolo svolto dalle industrie farmaceutiche nel sostenere la ricerca biomedica, i firmatari dell'appello chiedono ai direttori generali delle aziende sanitarie ed ospedaliere ed ai comitati etici locali a ''vigilare ed attivare le misure necessarie per garantire l'autonomia e la liberta' dei ricercatori denunciando gli eventuali conflitti di interesse.
 
 
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