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 ITALIA - ITALIA - Droghe. Governo ha presentato la Relazione sulle dipendenze
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6 dicembre 2019 16:07
 
Il governo “Conte 2” ha presentato in Parlamento la Relazione sulle dipendenze che il governo “Conte 1” avrebbe dovuto depositare entro il 30 giugno 2019 (ai sensi del DPR 309/1990).

Nel 2018 i decessi legati al consumo di droghe sono stati 334, il 12,8% in piu' rispetto ai 296 dell'anno precedente, con una quota particolarmente rilevante (+92%) tra le donne over 40. E' uno dei dati piu' inquietanti contenuti nella Relazione, secondo cui la cannabis si conferma la sostanza piu' diffusa sul mercato illegale, usata da un quarto degli studenti superiori e quasi sempre in modo esclusivo, non associata ad altre sostanze. Una stima "sicuramente in difetto" - anche perche' non tiene conto delle patologie correlate a tutti quei comportamenti a rischio legati al consumo - quantifica in poco meno di 2 miliardi di euro il costo annuo per la cura e il trattamento delle tossicodipendenze.

4,4 MLD SPESA PER CANNABIS - Gli indicatori descrivono un quadro stabile del mercato con una spesa stimata intorno ai 4,4 miliardi di euro l'anno e una percentuale di purezza alta, del 12% in media per la marijuana e del 17% per l'hashish. La diffusione della cannabis risulta evidente anche dalle azioni di contrasto: il 58% delle operazioni antidroga, il 96% dei quantitativi sequestrati, l'80% delle segnalazioni amministrative e il 48% delle denunce riguardano i cannabinoidi (marijuana, hashish e piante di cannabis). Dati che danno la misura delle dimensioni della domanda in Italia, soprattutto se letti insieme con la diffusione della sostanza anche fra i giovanissimi: un terzo degli studenti delle superiori l'ha utilizzata almeno una volta nella vita e per oltre la meta' di questi l'eta' di iniziazione e' intorno ai 15-16 anni.
Nel corso degli ultimi 10 anni risultano diminuiti i giovani che hanno iniziato ad utilizzare la sostanza prima dei 13 anni, passando dal 5% degli anni 2009-2011 all'attuale 3%. Per un giovane consumatore di cannabis su 4, senza sostanziali variazioni negli ultimi anni, il consumo della sostanza puo' essere definito "rischioso": sono circa 150 mila gli studenti tra i 15 e i 19 anni che sono risultati positivi al CAST - cannabis Abuse Screening Test e che, per le quantita' e le modalita' di utilizzo della sostanza, potrebbero necessitare di un sostegno clinico per gestire le conseguenze del consumo.

NUOVE SOSTANZE CRESCONO - La risposta alle cosiddette NPS - Nuove Sostanze Psicoattive (che comprendono ad esempio cannabinoidi, catinoni e oppioidi sintetici) deve essere proporzionale alla velocita' di comparsa di queste nuove molecole: la vendita tramite siti web e il fatto che le informazioni disponibili su effetti e danni derivati dall'uso siano limitate, "continueranno a costituire gli elementi-chiave alla base di importanti sfide per la salute pubblica e per le politiche pubbliche di settore nei prossimi anni". Secondo il dato dello studio ESPAD Italia, in un anno c'e' stato un decremento percentuale del 29% degli studenti che hanno riferito l'utilizzo di cannabinoidi sintetici nella vita, pur rimanendo fra le sostanze piu' consumate nell'anno fra i giovanissimi (5%). Le operazioni antidroga, aumentate del 37% rispetto al 2017, hanno portato al sequestro di quasi 80 chili e 27 mila dosi di sostanze sintetiche.

DANNI COCAINA SEMPRE PIU' DIFFUSI - A fronte di un mercato molto fiorente, stimato per una spesa di 6,5 miliardi, i dati relativi alla cocaina descrivono una situazione apparentemente stabile per cio' che riguarda la sua diffusione.
I quantitativi di sostanza sequestrata e i prezzi al dettaglio non sono cambiati negli ultimi due anni e, anche se la percentuale dei giovanissimi che l'hanno utilizzata almeno una volta scende dal 3,4% del 2017 al 2,8% dell'anno scorso, rimane, dopo la cannabis, la sostanza maggiormente consumata dai poliutilizzatori e la piu' pericolosa dal punto di vista sociale. La cocaina e', infatti, la sostanza maggiormente accertata sui conducenti di veicoli controllati dalla Polizia stradale nell'ambito della campagna di prevenzione dell'incidentalita' stradale notturna droga-correlata condotta nel 2018 e resta quella per la quale oltre un terzo delle persone inserite nelle comunita' terapeutiche del privato sociale ha iniziato un percorso terapeutico-riabilitativo. Si e' registrato, inoltre, sia un aumento della percentuale di principio attivo contenuto nei campioni di cocaina sequestrati, che da una concentrazione media del 33% del 2016 e' passata al 68% nell'ultimo biennio, sia un aumento del 10% delle denunce per spaccio e associazione finalizzata al traffico illecito. La stessa tendenza in aumento vale sia per le ospedalizzazioni sia per i decessi direttamente correlati al consumo della sostanza, che in termini assoluti risultano aumentati rispettivamente del 38% e del 21% rispetto all'anno precedente.

LIEVITA IL MERCATO DEGLI OPPIACEI - Il monitoraggio della diffusione di oppiacei descrive un mercato in crescita. Nel corso del 2018 e' stato osservato, in termini assoluti, un incremento del 60% di sostanza sequestrata nel nostro Paese, sfiorando la tonnellata di eroina intercettata dalle forze dell'ordine, con un principio attivo mediamente superiore del 18% rispetto al 2017. Indicatori confermati anche dal 28% in piu' di ricoveri e di circa il 6% in piu' di decessi correlati all'uso di oppiacei.
A confermare importanti modifiche nel mercato, oltre all'aumento della purezza della sostanza c'e' anche l'aumento del prezzo medio di spaccio e delle denunce per associazione finalizzata al traffico, raddoppiate in un anno. L'aumento della disponibilita' di eroina nel nostro Paese e' accompagnato anche dall'aumento di giovanissimi che hanno provato a utilizzarla: gli studenti 15-19enni che hanno utilizzato eroina almeno una volta nella vita sono passati dall'1,1% del 2017 all'1,5%. Si osserva, inoltre, un incremento della prevalenza stimata degli utilizzatori ad alto rischio nella popolazione generale 15-64 anni con un tasso che, dal 2013 al 2017, passa da 4 a 6 soggetti ogni mille residenti.

I DANNI ALLA SALUTE - Fra le cronicita' piu' diffuse tra gli utilizzatori di Droghe ci sono le malattie infettive direttamente correlate al consumo di alcune sostanze. Sebbene i casi di epatite B e C mostrino un trend in costante diminuzione, cosi' come quelli per HIV e AIDS, in generale, queste patologie continuano a rappresentare un importante rischio, soprattutto fra gli utilizzatori di sostanze per via iniettiva. I danni alla salute, sia cronici che acuti, potenzialmente correlati al consumo di sostanze stupefacenti possono essere aggravati da numerosi fattori, tra cui la composizione chimica della sostanza, le modalita' di assunzione, la vulnerabilita' psico-fisica individuale e il contesto sociale. Uno degli effetti cronici legati all'uso di sostanze e' notoriamente la dipendenza, alla cui diffusione hanno dato risposta, assistendo oltre 133 mila soggetti, i 568 servizi pubblici per le dipendenze assieme alle 839 strutture socio-riabilitative censite sul territorio nazionale (delle 908 presenti). Servizi che assistono all'invecchiamento dell'utenza, che per la maggior parte chiede aiuto per problemi legati all'uso di eroina e cocaina. I ricoveri con diagnosi principale Droga-correlata sono piu' numerosi tra i giovani, e in aumento anche tra i giovanissimi: piu' della meta' delle diagnosi fa riferimento a sostanze miste o non conosciute. 


 
 
 
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