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 ITALIA - ITALIA - Disabili. Impossibile prendere il treno in Lunigiana
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15 gennaio 2023 8:09
 
Il turismo in Lunigiana è accessibile? Se lo domanda Giacomo Perfigli, presidente dell'associazione Paraplegici della provincia di Massa, ai margini dell'incontro sul turismo che si è svolto nei giorni scorsi a Pontremoli. «L'elemento che ci ha colpito di più - spiega - è stato che tutti gli addetti del settore, le istituzioni e gli operatori turistici, non abbiano parlato di turismo accessibile a tutti in Lunigiana. Riteniamo che sia una grossa mancanza, in quanto il turismo accessibile è una realtà importante da decenni e non aver parlato o proposto idee in questo campo è da considerarsi una grossa lacuna».
Negli ultimi anni la Lunigiana ha cominciato a fare passi nel settore turistico, che è vitale per far conoscere il territorio e per portarlo a uno sviluppo economico. «Tale incremento non è andato di pari passo con quello del turismo accessibile - aggiunge -. Ci sono esempi che possiamo fare: nessuna guida rilasciata dai vari comuni e dagli operatori turistici presenta indicazioni inerenti l'accessibilità dei luoghi da visitare. Basti ritornare indietro di due anni per ricordare che la nuova guida turistica finanziata dall'Unione dei Comuni, benché dal punto di vista dei contenuti sia una buona guida, manca totalmente delle indicazioni inerenti l'accessibilità per turisti disabili.
Un altro elemento che emerge è quello dei servizi di trasporto: da quattro anni come associazione Paraplegici stiamo combattendo per far attivare il servizio di assistenza per prendere il treno nelle stazioni di Aulla e Pontremoli con Trenitalia e Regione Toscana. Ma c'è una totale "latitanza" degli amministratori pubblici. Attualmente per poter prendere il treno con un servizio di assistenza occorre recarsi alla Spezia o Sarzana, con notevoli difficoltà. Tutto questo limita ulteriormente l'accesso al nostro territorio.
Cogliamo anche l'occasione per suggerire agli addetti ai lavori di creare sentieri accessibili, dove possibile, in mezzo alla nostra natura, come esistono in altre regioni italiane. Molte persone che vivono nelle grandi città ci chiedono se esistono sentieri simili ma dobbiamo rispondere negativamente».

Infine un dettaglio solo apparentemente minore, che però si unisce agli altri elementi negativi evidenziati. «Nei pannelli informativi posti sui siti turistici - chiude Perfigli - non è presente la scrittura Braille per i non vedenti. Cogliamo l'occasione per dire agli operatori turistici di cominciare a fare un ragionamento a 360 gradi per predisporre le loro strutture e per far pernottare persone con disabilità. Questo è un appello a loro e agli amministratori di tutti i livelli della nostra terra ad ampliare la propria prospettiva turistica. Solamente quando in Lunigiana si comincerà a parlare e a portare avanti un turismo accessibile, potremo dire di aver fatto un salto di qualità. Come associazione diamo la nostra disponibilità a collaborare con chiunque». 

(Monica Leoncini su La Nazione del 14/01/2023)
 
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