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 COLOMBIA - COLOMBIA - Coltivazioni coca. Riprendono le eradicazioni con glisofato?
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19 luglio 2019 15:00
 
Il ministero della Giustizia colombiano ha reso noto che presentera' al Consiglio nazionale degli stupefacenti (Cne) i requisiti richiesti dalla Corte costituzionale per riprendere le fumigazioni aeree di glisofato per contrastare le coltivazioni di coca illegali. "Come richiesto dalla Corte costituzionale, il governo sottoporra' al Consiglio nazionale degli stupefacenti la proposta di protocollo, in modo che, in conformita' con la sentenza, il glisofato possa essere utilizzato come strumento nella lotta alle coltivazioni illecite", ha detto il ministro della Giustizia, Margarita Cabello, secondo quanto riferisce l'emittente "Rcn".
 La Corte costituzionale delle Colombia ha posto delle restrizioni all'uso delle fumigazioni aeree di glisofato per contrastare le coltivazioni di coca, chiedendo prove scientifiche che dimostrino l'assenza di danni alla salute e all'ambiente derivati dall'uso di tale pratica, cosi' come stabilito in una sentenza del 2017. Lo riferisce l'emittente "WRadio". Nel 2015 la Corte Costituzionale aveva proibito l'uso di questo erbicida per contrastare le coltivazioni illegali a causa dei potenziali danni per la salute, una decisione approvata mesi dopo anche dal Consiglio nazionale degli stupefacenti (Cne). Nel 2017 la stessa Corte aveva emesso una nuova sentenza in cui lasciava aperta la porta alla possibilita' dell'uso del glisofato nella lotta al narcotraffico, a condizione che il governo adempisse sei requisiti sanitari ambientali.
Lo scorso marzo il presidente colombiano, Ivan Duque, aveva chiesto alla Corte costituzionale di non limitare l'uso del glisofato, erbicida utilizzato per combattere le coltivazioni di coca. "Il narcotraffico colpisce i diritti di milioni di colombiani alla vita, alla liberta', alla sicurezza e all'ambiente. Costituisce una minaccia all'ordine costituzionale nei territori e per questo abbiamo bisogno di tutti gli strumenti per combatterlo", aveva detto Duque parlando nel corso di un'udienza pubblica sul tema.
La Corte ha anche ascoltato l'ex presidente Juan Manuel Santos, il quale ha invece difeso la scelta di abbandonare il metodo delle fumigazioni aeree, altamente tossiche e inquinanti, per favorire invece l'eradicazione spontanea da parte dei contadini, attraverso campagne e incentivi. "Sarebbe un errore riprendere l'irrorazione con glifosato non solo a causa dei rischio per la salute e per l'ambiente gia' conosciute da questo tribunale, ma perche' e' una strategia che ha gia' dimostrato la sua inefficienza e perche' - teoricamente parlando - non e' la soluzione che deve essere offerta in un paese ora senza conflitto con le Farc", ha detto l'ex capo dello stato, aggiungendo che oggi "il 37 per cento delle coltivazioni illecite si trovano in parchi naturali, riserve indigene e aree di confine dove non e' possibile praticare fumigazioni aeree".
L'unica strada per ottenere risultati permanenti, ha proseguito, "e' offrire ai contadini che coltivano coca alternative valide. La pace con le Farc ha aperto questa strada e bisogna continuare a percorrerla". Dopo che tra il 2012 e il 2013 l'estensione delle coltivazioni era calata a 48mila ettari, si e' assistito a una continua crescita, passando ai 69mila del 2014, ai 96mila del 2015, ai 146mila del 2016, fino ai 171mila del 2017. 
(agenzia Nova)
 
 
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