testata ADUC
 FRANCIA - FRANCIA - Cannabis. Sempre piu' giovano la usano
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
9 ottobre 2017 14:11
 
La cannabis in Francia significa 700.000 consumatori quotidiani, 5 milioni di francesi che hanno fumato nel corso dell’anno 2015 e 7 milioni di persone tra 11 e 64 anni che l’hanno provata almeno una volta nella loro vita. Secondo l'Observatoire français des drogues et toxicomanies (OFDT), non solo l’attuale livello di consumo di cannabis in Francia continua ad essere elevato, ma soprattutto e’ in crescita presso gli adolescenti: circa un giovane 17enne ogni due ha gia’ consumato cannabis (47,8%) rispetto a 4 su 10 (41,5%) del 2011. E quasi un giovane su 10 (9,2%) aumenta la frequenza di consumo rispetto al passato: almeno dieci volte in un mese (6,5% nel 2011).
Per Amine Benyamina, capo del servizio di tossicologia dell’ospedale Paul-Brousse a Villejuif, presidente della Fédération française d'addictologie e co-autore di Comment l'alcool détruit la jeunesse: la responsabilité des lobbys et des politiques (Éd. Albin Michel), “le statistiche dell’OFDT mettono anche in evidenza una tendenza ancor piu’ inquinante, il policonsumo degli adolescenti, con la presenza quasi automatica dell’alcool, della cannabis, del tabacco e talvolta degli psicostimolanti. Anche se tutti i giovani non ne sono coinvolti, la tendenza e’ in crescita”.
Preoccupazione condivisa dal dr Jean-Francois Delot, tossicologo dell’équipe di prevenzione e cure in dipendenza (ELSA) e responsabile dell’unita’ di tabagismo: “I grammi di resina venduti negli anni 70 non hanno niente a che vedere con quelli di oggi. Il tenore di THC, la molecola responsabile dei principali effetti psicoattivi della cannabis, e’ passata dal 2-3% al grammo di erba a 10-15% in media (30% per i grammi di resina di cannabis e negli olii). Fatto che rende piu’ rapida la dipendenza alla cannabis”. Al contrario, nella cannabis che si trova sul mercato, la componente di cannabinolo (CBD) -un’altra sostanza presente naturalmente- non ha cessato di calare. Questo disequilibrio tra CBD e THC e’ causa di problemi perche’ il CBD diminuisce le conseguenze psicologiche negative del THC come la dipendenza, l’ansieta’ o le psicosi; e meno ce n’e’, piu’ il prodotto consumato e’ potenzialmente pericoloso.
Le motivazioni di chi sperimenta la cannabis, sono cambiate anch’esse: “Negli anni 1970, era soprattutto la curiosita’ intellettuale che spingeva a sperimentare questa droga. Oggi, oltre all’effetto modaiolo, la cannabis e’ consumata per fare come gli altri, talvolta in occasione di una festa, ma spesso per poter gestire lo stress, trovare la calma, perche’ e’ molto facile trovarla, perche’ ci si sente soli, perche’ e’ vietata, etc.. Questa cannabis e' utilizzata come “stampella” ed e’ piu’ difficile farne a meno”, dice Delot.
Per tutti questi motivi, i consumatori di 15-24 anni sono i piu’ problematici, essendo questa l’eta' della piena crescita del cervello. un’eta’ dove gli apprendimenti scolastici sono importanti. Secondo un recente studio dove ha anche partecipato l’Iserm, rispetto ai non-consumatori di cannabis, quelli che la consumano hanno una maggiore probabilita’ di non superare l’esame di maturita’. Non solo a causa del rischio di “bad trip”: l’assunzione all’origine di allucinazioni acustico-verbali con modifiche della percezione del mondo esterno, puo’ portare fino a crisi paranoiche, ma per fortuna sono casi molto rari. Tra i rischi piu’ reali c’e’ la perdita di attenzione in caso di consumi costanti, per cui e’ soprattutto il consumo cronico che pone problemi. “Funata, la cannabis e’ anche pericolosa come il tabacco per la gola, e per i polmoni”. Svolge ugualmente un ruolo su immunita’, fertilita’, erezione, sul rischio cancro della vescica in giovane eta’ e, infine, sul piano cerebrale provoca perdite di memoria e perdita di motivazioni. Per quanto riguarda il rischio psicosi, se ne parla molto nei media ma e’ poco frequente. “Quindi, piu’ contatti con le droghe ci sono in eta’ giovanile, piu’ aumenta il rischio di sviluppare alcuni problemi”, dice Benyamina.
(da un articolo del quotidiano Le Figaro del 09/10/2017)
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS