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 U.E. - U.E. - Bisfenolo A. Al bando in Ue
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26 novembre 2010 8:55
 
L'Europa mette al bando i biberon realizzati con bisfenolo A, una sostanza considerata nociva per l'organismo umano e lo sviluppo cerebrale dei bambini. La decisione e' stata presa dai rappresentanti dei 27 paesi Ue che, a maggioranza qualificata, dopo un lungo negoziato, hanno vietato l'uso della sostanza a partire dalla prossima primavera.
'Gli esperti Ue riuniti nel Comitato per la catena alimentare e la salute animale, sono arrivati ad un accordo su una proposta di direttiva della Commissione europea che proibisce il bisfenolo A nei biberon', ha reso noto ieri in serata lo stesso esecutivo Ue. La produzione di questo tipo di bottigliette sara' vietata a partire dal primo marzo 2011, mentre la loro commercializzazione e importazione a partire dal primo giugno.
'E' una buona notizia per i consumatori e per i genitori europei', ha commentato il commissario Ue alla salute John Dalli. L'accordo al tavolo dei 27, ricorda Bruxelles, e' stato raggiunto dopo mesi e mesi di discussioni che hanno coinvolto i servizi della Commissione, l'Efsa, i rappresentanti degli Stati membri e quelli dell'industria. .
Sospettato di essere dannoso per la salute fin dagli anni Trenta, il bisfenolo accusato di alterare il corretto sviluppo cerebrale dei bambini, ma anche di causare malattie dello sviluppo sessuale e sterilita' nei maschi, anche in Europa era gia' finito da tempo sul banco degli imputati. Danimarca prima e Francia poi avevano fatto da apripista, vietando l'uso della contestata molecola sul loro territorio.
Ma a dire no al bisfenolo nei biberon e nei prodotti di plastica per l'alimentazione ci avevano gia' pensato anche altri paesi nel resto del mondo, dal Canada all'Australia fino a diversi Stati Usa.
Nell'Ue, prima della decisione di oggi, l'Efsa, l'Autorita' europea per la sicurezza alimentare, aveva ritenuto di non portare nessuna revisione del limite di assunzione del bisfenolo A (BpA) di 0,05 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo. Di avviso contrario, invece, le associazioni dei consumatori che avevano sollecitato l'Ue di unirsi alle decisioni gia' prese in Danimarca e in Francia dove il parlamento si e' espresso all'unanimita'.
 
 
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