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 ITALIA - ITALIA - Beni di largo consumo, il ruolo cruciale degli over55
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7 gennaio 2025 13:44
 
Le fasce di età mature rappresentano un target di importanza fondamentale nel mercato dei beni di largo consumo (Fmcg) in Italia. Superano la metà del totale complessivo (51%) le famiglie dove il responsabile acquisti ha almeno 55 anni di età, con un impatto decisivo sia dal punto di vista economico (4.700 euro è la spesa media per acquirente, di gran lunga superiore ai 3.900 euro delle fasce più giovani, che porta al 54% l’incidenza sulla spesa totale) sia sociale: oltre 4 su 10 infatti supportano le famiglie non conviventi dei figli adulti, acquistando prodotti Fmcg per i nipoti (42%) o per i figli (13%). Sono queste le principali evidenze che emergono dalla ricerca ‘Gli shopper 55+ e la spesa Fmcg’ condotta sul consumer panel di YouGov. Lo studio è basato su una survey Why2Buy condotta tramite interviste online ad un campione rappresentativo di famiglie italiane con responsabile acquisti di 55 anni e oltre, selezionato all’interno del Consumer Panel di YouGov.

Nelle loro spese gli shopper over 55 sono più orientati alla qualità (che prevale sul prezzo come criterio di scelta per il 52%, mentre il 59% degli under 55 preferisce spendere meno), all’acquisto di prodotti italiani (se possono, comprano prodotti italiani l’81% a fronte del 70% dei più giovani) e di provenienza locale (73% vs 64%). Interessante il riscontro sul fronte della sostenibilità: i cosiddetti eco-dismissers, che dichiarano poco o nessun interesse per l’ambiente, scendono al 18,8% dal 23% della fascia 36-55 anni (20,5% il dato degli under 35).

La segmentazione basata sulle attitudini, gli stili di vita ed i comportamenti di acquisto ha individuato cinque categorie, tre più giovani e due più mature. Rientrano tra i gruppi più giovani ‘I nuovi 40? (che rappresentano l’11% delle famiglie), con la percentuale maggiore di occupati e la vita sociale più attiva, ‘Risparmio e cautela’ (26%), attenti ai costi, ‘Mi prendo cura di me’ (23%) focalizzati sul benessere. I pensionati si trovano quasi totalmente rappresentati negli altri due insiemi che hanno nipoti di cui si occupano: ‘Nonni spesa e cucina’ (18%), shopper premium con una predilezione per gli acquisti, e ‘Vita da nonni’ (22%) dallo stile più prudente.

Tra le analogie comuni a tutti e cinque i gruppi, l’atteggiamento nei confronti della spesa, giudicata divertente o non noiosa dalla maggioranza dei rispondenti nonostante una forbice importante tra il 73% dei ‘Nonni spesa e cucina’ e il 60% de ‘I nuovi 40’, una diffusa attenzione ai prezzi e alle offerte (il 31% cerca gli sconti speciali, il 29% confronta sempre i prezzi) e una maggiore inclinazione alla pianificazione (il 37% scrive la lista della spesa, il 24% verifica regolarmente le offerte prima di fare la spesa) che prevale rispetto all’acquisto d’impulso: 8 shopper su 10 si informano utilizzando soprattutto il volantino (consultato dal 45%).
Tra le maggiori differenze, i ‘Nonni spesa e cucina’ sono il gruppo che si contraddistingue per la maggiore spesa per acquirente (5.061 euro), oltre il 10% in più del segmento più parsimonioso (‘Risparmio e cautela’, 4.410 euro). A indirizzare gli acquisti per la famiglia convivente sono: il maggiore orientamento ai prodotti golosi e innovativi per ‘I nuovi 40’, le promozioni e la convenienza per i segmenti ‘Risparmio e cautela’ e ‘Vita da nonni’, la fedeltà alle marche per il gruppo ‘Mi prendo cura di me’. Mentre per ‘Nonni spesa e cucina’ resta centrale l’origine degli ingredienti e il contenuto nutrizionale.
(Alimentando.info)

 
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