Il numero stimato di persone arrestate negli Stati Uniti per violazione delle leggi sulla marijuana è diminuito precipitosamente nel 2020, secondo i dati diffusi questa settimana dal Federal Bureau of Investigation degli Stati Uniti.

Secondo l'Uniform Crime Report dell'FBI, la polizia ha effettuato circa 350.150 arresti per violazioni legate alla marijuana nel 2020. Questo rappresenta un calo del 36% rispetto al 2019, quando la polizia ha effettuato circa 545.602 arresti di questo tipo. Dall'inizio degli anni '90 l'FBI non riportava così pochi arresti legati alla marijuana in un solo anno.

Questi arresti sono diminuiti di oltre il 50% rispetto al picco del 2008, quando la polizia ha effettuato oltre 800.000 arresti. Dal 2012, 18 stati e Washington, DC hanno emanato leggi che legalizzano il possesso di piccole quantità di cannabis.

"Mentre più stati si muovono verso la politica di legalizzazione e regolamentazione della cannabis, stiamo assistendo a un calo degli arresti di consumatori di marijuana non violenti a livello nazionale", ha affermato il direttore esecutivo di NORML Erik Altieri. Ed ha aggiunto: “La lotta per la legalizzazione è una lotta per la giustizia. Mentre questi numeri rappresentano un calo storico degli arresti, anche una persona messa in manette per il semplice possesso di marijuana è di troppo”.

Di coloro che sono arrestati per attività legate alla cannabis, circa il 91 percento (317.793) lo è stato solo per reati di possesso. Gli arresti legati alla marijuana hanno rappresentato il 30,3% di tutti gli arresti per droga negli Stati Uniti nel 2020.

Questi arresti legati sono stati di meno negli stati occidentali - la maggior parte dei quali ha legalizzato il possesso della sostanza – e più diffusi nel nord-est, con circa il 50 per cento di tutti gli arresti per droga. Questo probabilmente cambierà in futuro, poiché diversi stati del nord-est, tra cui Connecticut, New Jersey e New York, hanno legalizzato i loro mercati di marijuana negli ultimi mesi.
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