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 USA - USA - Allarme bisfenolo, provoca cancro alla prostata
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17 giugno 2013 18:51
 
L'esposizione precoce al bisfenolo A (Bpa), durante l'infanzia o ancora prima di nascere, aumenta il rischio di ammalarsi un giorno di cancro alla prostata. Il nuovo allarme sull'additivo finito da tempo nel mirino della scienza, trovato in molti oggetti in plastica di uso comune, dai contenitori per alimenti ai biberon per neonati, arriva da Gail Prins dell'universita' dell'Illinois di Chicago, intervenuta a San Francisco in occasione del meeting Endo 2013. La scienziata - che tra i primi lancio' l'allarme sul bisfenolo A, portando nel 2009 al divieto di vendita nella 'citta' del vento' di prodotti che contenevano la sostanza - annuncia di avere dimostrato la correlazione Bpa-cancro prostata in un modello animale di tumore prostatico umano. "E' la prima evidenza diretta - assicura - di un aumentato rischio di cancro legato al bisfenolo A nel tessuto prostatico umano". Negli studi condotti finora, infatti, l'associazione era stata dimostrata sempre dal gruppo di Prins nei ratti. Per allargare la correlazione all'uomo, era necessario mettere a punto un modello animale ad hoc.
Prins e colleghi hanno prelevato cellule staminali umane di prostata da giovani maschi adulti morti, e le hanno impiantate in topi dove queste cellule hanno dato origine a tessuto prostatico umano. Per simulare l'esposizione al Bpa durante lo sviluppo prostatico, hanno somministrato ai topi la sostanza per via alimentare, nelle prime 2 settimane dopo l'impianto delle cellule, in dosi simili ai livelli riscontrati nelle donne in gravidanza. Studi precedenti hanno infatti dimostrato che oltre il 95% delle mamme americane in attesa ha del Bpa nelle urine. Passato un mese dall'esposizione al bisfenolo A, dopo che il tessuto prostatico e' stato fatto proliferare liberamente, i ricercatori hanno esposto i topi ad alte dosi di estrogeni per 2-4 mesi, cosi' da mimare il normale aumento di questi ormoni che si verifica quando un uomo invecchia. Ebbene, in un terzo dei topi 'nutriti' a Bpa si sviluppava tessuto prostatico canceroso, contro appena il 12% di quelli non esposti a bisfenolo A. E nei casi in cui le staminali erano state esposte a Bpa anche prima di essere impiantate, la percentuale di topi che si ammalava saliva al 45%. "Riteniamo che il Bpa riprogrammi le cellule staminali rendendole piu' sensibili agli estrogeni nel corso della vita e aumentando cosi' la probabilita' di ammalarsi di cancro", conclude Prins.
 
 
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