testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - All'anagrafe con due mamme il tribunale dà ragione alle donne
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
19 gennaio 2023 9:19
 
«Nostra figlia ha sette anni e mezzo, se le tolgono lo status di figlia siamo punto e a capo, dovremo riavviare il percorso di adozione e passare per gli assistenti sociali e gli psichiatri infantili. Ma lei è nostra figlia». Parlano le due mamme della provincia di Pistoia che da giugno 2022 si trovano al centro di una vicenda che approderà il 20 gennaio alla Corte d'appello di Firenze. 
Le due donne, unite civilmente, hanno fatto ricorso alla procreazione medicalmente assistita in Spagna e sono madri di una bambina nata nel 2015 in Italia. Inizialmente la piccola è stata riconosciuta soltanto dalla madre biologica. In seguito hanno avviato il percorso dello stepchild adoption per l'altra mamma. Nel 2018, sotto suggerimento di un'associazione di famiglie arcobaleno, hanno dichiarato al Comune di residenza che la bambina è figlia di entrambe e in qualità di madri hanno sottoscritto una dichiarazione annotata dal sindaco quale Ufficiale di Stato Civile nei registri comunali. Fino a giugno 2022 nessuno ha messo in discussione la loro qualità di madri. Hanno ricevuto documenti d'identità e passaporto con l'indicazione di entrambe le madri e usufruito di diritti propri dei genitori, come detrazioni fiscali per figli a carico e congedi parentali. Poi è arrivata la convocazione in tribunale in seguito al ricorso della Procura, per rimuovere la dichiarazione di riconoscimento della madre intenzionale (non biologica). «Per la Procura l'atto di nascita andrebbe rettificato - spiegano le rappresentanti legali delle mamme, avvocati Valentina Meoni e Martina Torracchi - perché il rapporto di filiazione sorgerebbe o in presenza di un legame biologico o in presenza delle condizioni di legge quali adozione o procreazione assistita per coppie eterosessuali. L'accoglimento del ricorso avrebbe però comportato anche la cancellazione dello status di figlia, ormai stabilmente e incontestabilmente acquisito, con ripercussioni sull'identità personale della minore che da anni si riconosce ed è riconosciuta dalla società e dalle istituzioni statali come figlia di entrambe le madri». 
Il tribunale di Pistoia ha respinto come inammissibile il ricorso promosso dalla Procura pistoiese contro l'atto di nascita emesso dal Comune. Una vittoria parziale per la famiglia arcobaleno perché la Procura ha fatto ricorso e sul caso si dovrà pronunciare la Corte d'appello di Firenze la cui prima udienza è in programma il 20 gennaio. «Sono preoccupata. Se mi succede qualcosa l'altra mamma non può fare niente» dice la mamma biologica. «C'è un vuoto legislativo enorme. Finora ci siamo comportate indistintamente da mamme. Il tribunale di Pistoia ha dato priorità all'interesse della minore riconoscendo lo status di figlia. Venerdì ci dobbiamo ricostituire, speriamo che la Corte d'appello ci dia ragione».
(Chiarastella Foschini su La Repubblica/Firenze del 19/01/2023)
 
CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile

DONA ORA
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS