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RSA fuori regione
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Lettera 
15 dicembre 2020 0:00
 
Buongiorno,
provo a sintetizzare e semplificare.
attori: mia mamma, vedova, residente a Torino e domiciliata ad Anzio (RM) presso il sottoscritto, unico figlio ed erede, delegato da Procura Generale in suo "favore" e residente ad Anzio (RM).
1) Mia mamma, tra pochi giorni, verrà dimessa da l'Ospedale di Anzio (RM) con una vasta atrofia cerebrale e sindrome parkinsoniana, e necessita di essere inserita in una RSA della Regione Lazio: il responsabile territoriale mi riferisce che non è possibile inserirla in tale percorso in quanto residente a Torino. La competenza territoriale di chi deve prendere in carico la paziente è una prima questione.
2) strettamente collegata alla prima, vi è l'aspetto economico: fermo restando che non so quale regione è competente per il pagamento della quota sanitaria e quali sono i parametri di calcolo per la quota a "nostro" carico (che mi dicono essere leggermente diversa da regione a regione), in una RSA viene chiesto l'Isee socio-sanitario, che però viene rilasciato solo a seguito di invalidità accertata: tale richiesta d'invalidità l'abbiamo fatta tramite patronato EPAS di Nettuno a dicembre 2019 (abbondantemente prima della pandemia e del lock down) ma da allora non abbiamo ricevuto né la convocazione per la visita valutativa né riusciamo, io e il Patronato, ad avere notizie di dove sia ferma questa richiesta e perché. Sono di fronte a questa enorme "montagna" burocratico-amministrativa e non so come venirne fuori in tempi possibilmente brevi vista l'imminenza della dimissione (a giorni). Chiedo gentilmente un supporto, usando la mail registrata in fase di adesione come socio sostenitore, e resto a disposizione per fornire qualsiasi documentazione riteniate che necessiti.
Grazie per il vostro tempo. Saluti.
Mauro, dalla provincia di RM

Risposta:
Il luogo di residenza anagrafica individua la Asl che dovrà essere competente ad erogare la quota sanitaria. Nel suo caso, quindi la Asl Torino (qui un nostro approfondimento: https://www.aduc.it/articolo/rette+rsa+cassazione+dice+no+al+principio_27383.php).
Il nostro consiglio è di inviare l’istanza di inserimento ad entrambi i soggetti (Asl di residenza e Asl di domicilio), chiarendo la questione e demandando a loro la “risoluzione” del problema: che siano loro, cioè, a valutare chi dei due debba pagare.
Quanto alla quota sociale, non ci risulta che l’Isee socio sanitario RSA possa essere richiesto solo da chi ha accertamento dell’invalidità, sul punto però le suggeriamo di confrontarsi anche con un CAF - centro di assistenza fiscale.
 
 
 
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