Siamo titolari di 2 abbonamenti trimestrali attivati il 12/02
presso una palestra. Abbiamo fruito dei nostri abbonamenti solo
per 1 mese prima della chiusura della palestra a seguito del
lockdown Covid-19. Pertanto inviamo richiesta di rimborso alla
palestra in data 17/05/20 senza ricevere alcun riscontro via mail.
Telefonicamente la palestra si dichiara solo disponibile
all'emissione di un voucher. Noi non siamo interessati
all'emissione di un voucher ma richiediamo un rimborso di importo
pari al periodo di tempo non utilizzato (275 euro).
Inviamo una mail di messa in mora per richiedere quanto sopra in
data 17/07/20. Ci risponde in data 23/07/20 l'Avvocato della
palestra per ribadire che la palestra non accoglie la nostra
richiesta di rimborso ma è solo disponibile all'emissione di un
voucher di cui fruire entro il termine di un anno dalla cessazione
delle misure di sospensione dell’attività sportiva.
Il prossimo passo è rivolgerci ad un Giudice di Pace ma vi
sottopongo il nostro dubbio. Considerato che l'importo del
contenzioso è pari a 275 euro:
Ci conviene fare richiesta di conciliazione (che prevede
contributo unificato di 43 EURO per attivazione pratica) sapendo
però che potrebbe non essere risolutiva ma solo una perdita di
tempo? Nel senso che, se non si raggiunge accordo tra le parti, il
Giudice di Pace non può imporre alla palestra il risarcimento,
corretto?
Oppure facciamo richiesta di Contenzioso ma, come detto, la
Palestra ha già assunto un Avvocato. Quindi il nostro dubbio è
che, per un importo basso, ci assumiamo il rischio di perdere e di
dover pagare anche le spese legali della controparte.
Cosa consigliate?
Avete evidenza di come si stiano concludendo contenziosi simili?
Grazie
Silvia, dalla provincia di GE
Risposta: non siamo al corrente di come sono andati a finire contenziosi simili, anche perché i tempi sono in genere un po' lunghetti. Agendo in conciliazione, in mancanza di accordo, il giudice prende solo atto del mancato accordo.
Nello specifico: crediamo siate consapevoli che la legge italiana dà ragione alla palestra (loro decidono se soldi o voucher) e, di conseguenza, si tratta di trovare un giudice che riconosca la superiorità delle norme del codice civile rispetto a quelle straordinarie, oltre che far fronte ai costi e rischi che avete già indicato.