Per mantenere il prezzo, dell’anno precedente, a gennaio ho rinnovato l’abbonamento
annuale in palestra, € 299, che scadeva il 7 marzo 2020 mantenendo la data di rinnovo
7 marzo 2020. Dal 10 marzo la palestra ha chiuso le attività per la chiusura totale. Ho />
spedito una mail certificata alla palestra di Verona richiedendo il rimborso totale
ma hanno risposto che mi danno un voucher da utilizzare entro maggio 2021, cosa che
io non voglio perché ritengo di avere diritto al rimborso totale perché le clausole attuali
non sono quelle presenti nel contratto da me firmato, come la prenotazione per entrare
in palestra. Inoltre, il fatto che in un ambiente chiuso venga effettuata dell’intensa attività
fisica (corsa, cyclette, body building, aerobica, ecc…), non garantisce la sicurezza dal
contagio, vista la vicinanza delle persone, il sudore, possibili starnuti, attrezzature non
sempre adeguatamente sanificate e areazione che non garantisce la mancanza di
diffusione del virus Covid-19, l’utilizzo delle mascherine abbassate sotto il naso e sotto
la bocca. Inoltre va tenuto conto che prima io frequentavo la palestra quasi tutti i giorni
cosa che oggi aumenterebbe i rischi da contagio. Qui la questione non è solo che
l'azienda ha apportato dei cambiamenti nella modalità dii frequentazione, e questo crea
un precedente pericoloso - come i fatti delle compagnie aeree stanno dimostrando,
portando cambiamenti contrattuali a loro piacimento e tenendosi i soldi - ma è anche
una questione di sicurezza sanitaria, che non può essere garantita dall’azienda. Io non
voglio il voucher perché non è detto che la situazione sanitaria nei prossimi mesi siano
risolta. Inoltre non è detto che l’anno prossimo sia interessato a frequentare la palestra.
L’abbonamento era per quest’anno. Come posso far valere il diritto di rimborso?
Grazie
Francesco, dalla provincia di VR
Risposta:il suo reclamo è legittimo se i nuovi orari di accesso e di utilizzo di locali e attrezzature e' stato notevolmente stravolto, confliggendo con le sue abituali disponibilità di tempo dedicato. In questo caso, documentandone le circostanze, si faccia valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
intimando la risoluzione per inadempienza contrattuale e il dovuto rimborso dell'abbonamento.
Non altrettanto sarebbe possibile procedere invocando generici timori personali di contagio, se non con una dettagliata denuncia di omissione delle disposizione di legge anticovid riguardanti le palestre, in merito al distanziamento e igiene delle attrezzature.