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Ricovero in RSA di malata alzheimer grave
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Lettera 
10 luglio 2018 0:00
 
Gentili Sig.ri buongiorno,
mia madre, anni 83, è malata di morbo di Alzheimer da 5 anni. Attualmente la mamma si trova ricoverata presso l’ospedale, per una broncopolmonite causata dai problemi di deglutazioni sorti negli ultimi mesi causati dalla degenerazione della malattia; ha in programma nei prossimi giorni intervento per posizionamento della sacca alimentare PEC.
La mamma e’ stata “classificata “ malata di “Azheimer grave” al punto che ho dovuto avviare le pratiche per diventare Amministratore di sostegno.
L’ospedale fa sapere che a breve dimettera’la mamma, consigliando un ricovero presso una RSA.
Qui’ chiedo il vostro consiglio /aiuto; dalle informazioni che raccolgo in internet (anche su Vostro sito), mi sembra di capire che a seguito di una sentenza del tribunale di Monza 1964/2017 + altre…, nel malato di Alzheimer grave essendo inscindibili le attivita’ sanitarie da quelle assistenziali, ed essendo le prime necessarie per il mantenimento in vita del paziente, la retta presso RSA e’ totalmente a carico del SSN. https://www.disabili.com/aiuto/articoli-qaiutoq/rette-nelle-rsa-come-ottenere-la-copertura-integrale-da-parte-del-servizio-sanitario
Ora da un primo giro di informazioni richieste alle RSA, al di la della difficolta’ di trovare un posto, sono “refrattarie” a fornire informazioni rispetto alla retta coperta da SSN.
Come mi devo muovere? E’ legittimo chiedere quanto sopra?
Non dovrebbe essere la regione lombardia, che in relazione allo stadio di malattia “grave”, indirizzi presso una RSA competente per continuare la terapia sanitara/ assistenziale necessaria per il mantenimento in vita?
Se si riuscite ad indicarmi l'instradamento corretto per coinvolgere il SSN?
Grazie anticipatamente, buona giornata
Sergio, dalla provincia di MB

Risposta:
la domanda in ingresso in RSA si fa tramite i servizi sociali comunali. Ottenuto l'inserimento vengono determinate le quote a cairco di ssn, e nel caso di comune e ospite. Consideri che rarissimamente le asl riconoscono subito che il pagamento è a loro carico, solitamente pagano il 50% della quota. Le sentenza di cui ha letto non creano una regola generale, ma la situazione va valutata caso per casi, solitamnete proprio in giudizio.
 
 
 
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