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Rette RSA Invalido 100%
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Lettera 
1 novembre 2017 0:00
 
Buongiorno,
vi scrivo per chiedervi cortesemente aiuto/SOS in merito alla seguente situazione personale:
- sono un invalido al 100% riconosciuto dalla legge n. 104 art. 3 comma 3 con indennità di accompagnamento e tesserino verde esenzione totale codice IC14.14 e ultra 65enne
- mi trovo ricoverato presso il reparto di Cure Intermedie in una struttura convenzionata con il SSNL della Regione Lombardia del Comune di Milano
- il ricovero è iniziato il 13 settembre 2017 e terminerà l'11 novembre 2017 nel rispetto delle normative in materia che prevedono un massimo di 60 giorni a carico del SSNL
- in accordo con i medici - che non mi reputano ancora idoneo per poter essere dimesso a domicilio nemmeno usufruendo dell'ADI, ed essendo la struttura che mi ospita attualmente organizzata anche come RSA - se l'ufficio ricoveri riuscisse a trovarmi un posto libero dovrei proseguire il mio percorso di cura nella stessa struttura trasferendomi nel reparto RSA con un piano terapeutico di fisioterapia mirato
- il ricovero in RSA non è definitivo ma temporaneo, fino a quando non sarò in grado di essere in grado di raggiungere un sufficiente grado di notorietà che mi consenta di rientrare a domicilio.
La mia domanda è la seguente: per quanto riguarda il pagamento della retta della RSA - di come me è un disabile al 100% con indennità di accompagnamento e ultra 65enne - la legge prevede che io debba compartecipare ad una quota delle spese oppure debba essere il Comune di Milano (assieme alla Regione Lombardia) a provvedere ad esse?
Nel caso debba essere il Comune di Milano, come debbo agire burocraticamente
(istanza al Comune di Milano, richieste, moduli da presentare, etc...)?
Ho letto su internet che:
"Se l’anziano è invalido al 100%, nulla è dovuto, né da lui, né dai familiari. Lo si deduce da una sentenza del Tribunale di Verona del 2013 sul caso di una signora ultrasessantacinquenne invalida al 100%: secondo i giudici, gli impegni di pagamento fatti sottoscrivere al parente del ricoverato per la retta alberghiera devono ritenersi, in casi come questo, nulli fin dall’inizio, e può essere richiesta al Comune la restituzione di ciò che è stato pagato. Neppure l’anziano deve pagare e può chiedere la restituzione di quanto versato".
Ma vi chiedo se quanto poco sopra ho riportato corrisponda a verità e come evitare di chiedere un rimborso dopo aver pagato la degenza, bensì come mettere le cose in chiaro prima del ricovero.
Grazie infinite per l'attenzione e per la risposta.
Cordiali saluti con affetto e stima
Giulio, da Milano (MI)

Risposta:
la questione è complessa. non è sufficiente essere invalido al 100% per non dover contribuire al costo di parte sociale della retta. Le alleghiamo una scheda dove sono approfondite le tematiche di cui ci chiede, invatandola a prendere contatti con l'assistente sociale per l'avvio della richiesta di presa in carico socio-sanitaria:
https://salute.aduc.it/info/rettersa.php
 
 
 
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