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Rette Comunità Alloggio e normativa ISEE calcolato dall'INPS
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Lettera 
11 luglio 2018 0:00
 
Buongiorno,
Vorrei richiedere un parere in merito alla legittimità dell’applicazione del Regolamento recentemente approvato dal mio Comune che riguarda l’accesso e la partecipazione al costo delle prestazioni sociali agevolate della residenzialità disabili DPCM n.159/2013.
Mio fratello, disabile non autosufficiente, è attualmente ospite presso una Comunità Alloggio del territorio e dal 1 aprile scorso, la retta giornaliera è aumentata di circa 10 euro per effetto del nuovo Regolamento e dell’Isee presentato. Cifra insostenibile sia per mio fratello, titolare di sola pensione di invalidità e assegno di accompagnamento (circa €9700/anno) sia per me, unico famigliare e residente all’estero per ragioni di lavoro.
Nel foglio di calcolo fornito dal Comune a spiegazione di tale aumento, le entrate di cui sopra sono state considerate all’80%.
Inoltre, nel computo è stata aggiunta anche una rendita al 10% di un immobile in comproprietà. Si tratta di un appartamento popolare acquistato a riscatto nel quale ho investito personalmente nel corso degli anni in lavori di ristrutturazione per renderlo accessibile a mio fratello e a mia mamma anziana finché è rimasta in vita ed è stata in grado di seguirlo personalmente.
L’appartamento non costituisce una rendita, ma è attualmente una spesa totalmente a mio carico. Rappresenterà anche la mia residenza quando rientrerò in Italia dopo il pensionamento. All’estero non possiedo immobili, ma un regolare contratto d’affitto.
Ho scritto al Comune dimostrando con le cifre che un incremento così cospicuo (il 51.3% in più rispetto alla retta attuale) toglie a mio fratello qualsiasi possibilità di spesa personale anche minima, ma non gli consentirà nemmeno di usufruire dei servizi per lui essenziali come i cicli di fisioterapia oltre che l’acquisto di farmaci prescritti e non mutuabili.
Il Comune per tutta risposta mi ha detto che per quanto riguarda i beni immobili di proprietà dell’utente, qualora non ne risulti in essere un’effettiva rendita, potrà anticipare la relativa quota a fronte di specifiche garanzie finanziarie che ne assicurino il recupero a valere sull’immobile. Ritengo questo un vero e proprio abuso da parte del Comune.
Ho letto sul vostro sito che altri Comuni hanno adottato posizioni simili a questa e che sono state prese delle posizioni dall’aduc, come ad esempio quella nei confronti della Regione Toscana.
Ho qui riassunto brevemente la mia situazione, ma sono in grado in fornire ulteriori informazioni si rendessero necessarie compresa la corrispondenza con il Comune e la simulazione per il pagamento della nuova retta.
Ringrazio anticipatamente e rimango in attesa di un cortese riscontro.
Cordiali saluti.
Paola, dalla provincia di EE

Risposta:
riteniamo che il regolamento del Comune, che tiene conto degli emolumenti assistenziali legati alla disabilità, violi le norme contenute nel decreto Isee 159/2013 come interpretato dalla Giustizia amministrativa e come modificato con legge 59 del 2016. Ecco un nostro comunicato dove troverà alcune informazioni utili al riguardo:
https://www.aduc.it/comunicato/rideterminazione+isee+governo+aggira+colpo+mano_24433.php
Qui invece un approfondimento della materia:
https://salute.aduc.it/info/rettersa.php
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Ha risposto Claudia Moretti: https://sosonline.aduc.it/info/claudiamoretti.php
 
 
 
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