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Retta rsa
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Lettera 
15 gennaio 2020 0:00
 
Buonasera, scrivo per conto di mia madre, ricoverata in RSA da 2 anni. Invalida grave sia psichica che fisica, con accompagnamento, obesa grave 80enne.
Paghiamo 1500 euro al mese di quota alberghiera e lei percepisce solo una pensione di accompagnamento di 850+ 516 di accompagnamento. Le sue entrate non sono sufficienti a coprire la retta. In Trentino obbligano tutti i famigliari a contribuire al pagamento, ma ho saputo che per i disabili con gravità tale da non consentire, nemmeno volendo, la cura presso il proprio domicilio, la retta deve essere corrisposta dal singolo disabile con eventuale compartecipazione del Comune di residenza, e in alcuni casi, non è dovuta nemmeno la quota alberghiera. Avrei bisogno di sapere per cortesia, quali sono i passaggi da svolgere, per richiedere l'applicazione di normative nazionali (a quanto pare le leggi provinciali Trentine non ne tengono conto). Secondo voi serve l'intervento di un legale? Grazie e buona giornata!
Mascia, dalla provincia di TN

Risposta:
sì le serve senza dubbio un legale esperto in materia, anche perché la legge regionale per molti aspetti integra la legge nazionale e l'esame del caso deve esser effettuato in concreto. Ecco qui una scheda pratica che l'aiuterà a comprendere il quadro complessivo:
https://salute.aduc.it/info/rettersa.php
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Ha risposto Claudia Moretti: https://sosonline.aduc.it/info/claudiamoretti.php
 
 
 
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