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Retta RSA
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Lettera 
7 febbraio 2019 0:00
 
Buonasera, mia madre soffre d'Alzheimer da 5 anni ormai, si trova ora ricoverata in rsa in regime sanitario in quanto le sue condizioni sono molto gravi, conferma del fatto che non cammina praticamente più, tolto qualche passo saltuariamente, fa fatica a nutrirsi, sempre imboccata ormai, con problemi digestivi e intestinali dati dalla lunga permanenza a letto e in carrozzina. Riceve un assegno di accompagnamento pari a 512€ mensili e mio padre una pensione di 1100 euro al mese, essendo nel suo stato di famiglia. Mio padre ha 85 anni e non è più in grado di assisterla a casa seppur aiutato da una badante, x questo la scelta della rsa. La retta che ci viene chiesta da corrispondere mensilmente è di 1760€ circa e ci è stato fatto firmare un contratto. Siamo 4 fratelli, quindi 4 figli che dovremmo colmare la somma eccedente che mio padre non può arrivare a pagare. La mia domanda è quindi se effettivamente noi siamo tenuti a pagare tale retta o come ho letto x altri casi simili x i malati di alzheimer non vi è questo obbligo. Vi ringrazio anticipatamente, cordiali saluti.
Donatella, dalla provincia di BS

Risposta:
se sua madre, come ci pare di capire, già usufruisce della quota sanitaria allora la sua degenza in RSA non è "contrattuale" ma disposta dall'amministrazione. In questo caso nè lei nè i suoi fratelli o vostro padre siete tenuti a firmare alcun contratto, e se lo avete fatto potete revocare per il futuro il vostro impegno in qualsiasi momento.
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Ha risposto Emmanuela Bertucci: https://sosonline.aduc.it/info/bertucci.php
 
 
 
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