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Retta RSA
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Lettera 
27 maggio 2013 0:00
 
Gentile ADUC, vengo a sottoporvi il caso di una parente invalida al 100%, anziana, ricoverata da 3 anni in RSA dopo assenso della rispettiva ASL di appartenenza. Nella Regione Lazio le spese della RSA vengono ripartite in relazione all'ISEE, nel caso specifico il predetto indicatore risultava superiore a 13.000, e, quindi, il 60% è a carico della Regione, mentre la restante parte a carico dell'ospite. Ultimamente sono venuto a conoscenza della circostanza che la prima casa (intesa come casa di abitazione), comunque unica casa, non deve essere conteggiata nell'ISEE, e questo riporta il valore ISEE notevolmente al di sotto della predetta soglia. Ora per ben tre anni l'ospite si è dovuto sobbarcare delle spese enormi che effettivamente non sarebbero dovute spettargli, in quanto avrebbe potuto ottenere un contributo da Comune, e, a questo punto mi domando come mai i CAF, disconoscendo la L 26/2007 art.52, inopinatamente inseriscono la prima abitazione nell'ISEE per le RSA del Lazio? C'è inoltre possibilità di sanare la situazione retroattiva?
Giuseppe, da Tivoli (RM)

Risposta:
occorre chiedere il rimborso se davvero le cose stanno come dice lei. Lo faccia con raccomandata ar di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
Se non dovesse essere accolta, la sua richiesta dovrebbe poi esser promossa di fronte da un giudice civile (si consulti a tal proposito con un legale di sua fiducia).
Approfondisca la materia nel nostro settore appositamente dedicato alle rette delle rsa:
http://salute.aduc.it/info/rettersa.php
 
 
 
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