testata ADUC
Retta rsa per malati di alzheimer
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
27 aprile 2019 0:00
 
Buonasera, vi scrivo per chiedervi cortesemente una informazione:
mia madre ha 89 anni ed è ricoverata da Dicembre 2016 in una RSA. E' malata di Alzheimer all'ultimo stadio, non cammina, non parla, è disfagica, non è autonoma né per mangiare né per le cure personali. Mi occupo attivamente di tutte le sue necessità ma poiché ha un amministratore di sostegno ho chiesto a lui se fosse possibile considerare la retta di ricovero totalmente sanitaria e porla a carico del SSN, mentre ora è considerata al 50% sanitaria e 50% residenziale. Mia madre versa alla struttura circa 2000 euro al mese.
Nella risposta che ho ricevuto e che allego, l'amministratore mi dice che ha interpellato la RSA per sapere come debba essere considerata la ripartizione della retta e l'RSA ha risposto che la richiesta non è legittima. Questa risposta a me lascia perplessa, potreste cortesemente darmi il vostro parere in merito? Grazie
Maria Cristina, dalla provincia di RM

Risposta:
non convince nemmeno noi. Il nostro suggerimento è di chiedere ad un medico legale di sua fiducia, estraneo alla asl e alla struttura, una valutazione tecnica (una sorta di perizia) sull'intensità sanitaria delle prestazioni che vengono erogate a sua madre, fornendogli i diari infermieristici giornalieri della RSA. Se la valutazione che il medico legale farà sarà di prestazioni di elevata intensità sanitaria, può seriamente prendere in considerazione (ovviamente insieme all'amministratore di sostegno e al giudice tutelare) l'opportunità di una azione legale contro la Asl per vedere riconosciuto, sia per il passato che per il futuro, il pagamento a totale carico della Asl.
----------------
Ha risposto Emmanuela Bertucci: https://sosonline.aduc.it/info/bertucci.php
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS