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Interruzione terapia in centro di riabilitazione
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Lettera 
20 gennaio 2018 0:00
 
Siamo i genitori di una ragazza disabile di anni 21 che frequenta un centro di riabilitazione. Da ormai quaranta giorni le e' stata interrotta la continuita' delle terapie perche' secondo il direttore sanitario del centro e' necessario rivedere la sua situazione dato che intanto in un'occasione specifica avrebbe manifestato grande disagio ed aggresivita'. Un primo incontro era stato deciso dal direttore sanitario per il 14 dicembre ma abbiamo dovuto chiedere di rinviarlo per nostre esigenze lavorative. Ad oggi un incontro a tal fine non ci e' stato comunicato nonostante i nostri solleciti. Un direttore sanitario puo' sospendere le terapie ad un assistito (per giunta telefonicamente e tramite segretaria) e senza una motivazione scritta e debitamente motivata a noi ed agli organi di competenza per un periodo cosi' lungo? A noi sembra che ci siano gli estremi per una denuncia di mancata assistenza sanitaria, o cosa? Ci e' stato imposto di interrompere le terapie.
Brigida, da Roma (RM)

Risposta:
se l'interruzione è effettuata per motivi che comunque riguardano la situazione e salute del paziente è ben possibile. Il parere che ci chiede è più che altro medico, e non siamo in grado di risponderle. Quanto alla rivalutazione, le suggeriamo di richiederla, e con urgenza, a mezzo raccomandata AR.
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Ha risposto Emmanuela Bertucci: https://sosonline.aduc.it/info/bertucci.php
 
 
 
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