buongiorno, avevo inviato una richiesta di consiglio il 14/02/2020, avente lo stesso oggetto di questa di oggi. la riscrivo, perche' non so se vi e' arrivata.
avrei bisogno del vostro aiuto mio padre era ricoverato presso una rsa, dove il loro regolamento, dice che se si esce dalla struttura (per trasferimento, uscita, decesso) dopo il giorno 15 del mese, devono trattenere l'intero importo della retta, che va pagata all'inizio del mese mio padre e' uscito da questa struttura il 18/02/2020 per trasferimento in altra struttura.
parlando con l'ufficio segreteria mi hanno informato di questo regolamento, io ho chiesto che dato che la retta e' pagata per l'intero mese di febbraio, se loro potevano lasciare a disposizione la camera, nell'eventualita' che mio padre avesse problemi di adattamento nella nuova struttura.
mi hanno detto di si, poi la mattina successiva, hanno telefonato dicendo che doveva entrare una nuova signora nella camera di mio padre, e che se ci fosse stato bisogno di tornare, avrebbero spostato lei. ho detto che secondo me questo non e' corretto, perche' su quel letto riscuotono la retta due volte, avrebbero dovuto aspettare la fine del mese per farla entrare. la loro risposta e' stata che mio padre paga i suoi giorni e la signora i suoi. ho detto va bene, solo perche' so che vuol dire quando si ha bisogno di entrare in queste strutture per problemi di salute.
avrei bisogno del vostro aiuto, per sapere se cio' e' corretto???
grazie, distinti saluti
Francesca, dalla provincia di PG

Risposta:
quando è stato fatto il ricovero implicitamente è stato accettato il regolamento della RSA; comunque anche se in ritardo è stato portato a conoscenza del paziente che non può impugnarlo senza una causa civile. Se però la risposta della RSA è stata quella da lei indicata (ognuno paga i suoi giorni) faccia richiesta della differenza non consumata.
Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php