PREMESSA: "Il Comune di residenza ha richiesto all'utente l'aggiornamento dell'ISEE in data 29/1/2018(da produrre entro il 15/2/2018) con racc.r.r. pervenuta all'interessata il 5/2/2018.
Considerati i tempi di compilazione da parte dell'INPS del documento, questo è stato spedito al comune il 15/2/2018, ma pervenuto il 20/2/2018. Il Comune ha quindi conteggiato in meno dalla compartecipazione, i giorni decorrenti dalla scadenza dell'Isee precedente (16/1/2018)e fino al giorno di consegna della
racc.r.r.(20/2/2018) per un totale di 35 giorni che in euro equivalgono all'intera quota rsa (59,20x30=1776).Tengo a precisare che i conteggi il Comune li ha determinati a settembre, di gran lunga in ritardo, e all'interessata non ha inviato alcuna comunicazione ha inviato la determina alla RSA la quale,
immediatamente,ha provveduto ad inviare tutti i conguagli."
Secondo me il Comune ha fatto un abuso, poichè visto che la scadenza era il 15/2 ma consegnata il 20/2, avrebbe dovuto conteggiare 4 giorni in meno al massimo. Ma non è contemplato il ritardo della presentazione isee in alcuna normativa della Regione Lazio, senza parlare del ritardo comunale per i conteggi della quota di compartecipazione, che da febbraio sono stati determinati a settembre. Cosa bisogna fare? Segnalo l'urgenza. Grazie.
Rita, dalla provincia di RM

Risposta:
Secondo la normativa regionale del Lazio, che può consultare qui: http://www.socialelazio.it/prtl_socialelazio/?vw=newsdettaglio&id=516
è l'utente che, alla scadenza dell'Isee, deve premurarsi di inviare nuovo Isee aggiornato. Deve allora verificare cosa prevedono i regolamenti comunali, visto che nel suo caso è il Comune che si è attivato per sollecitare l'invio dell'Isee. Potrebbero infatti aver disciplinato la questione in modo più favorevole all'utente.
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Ha risposto Emmanuela Bertucci: https://sosonline.aduc.it/info/bertucci.php