Bgiorno, avrei bisogno di chiarimenti e/o riferimenti sulla quota che deve versare un invalido disabile 100% in RSA (nato nel 1968 e già ricoverato da 2 anni). Percepisce pensione invalidità (minimo) e accompagno. ISEE a 0. Anche perchè in precedenza la fattura della RSA risultava superiore a quanto percepito mensilmente dal ricoverato pertanto (al fine di non farlo andare a debito) si è provveduto ad non avvalersi del servizio lavanderia e a fornire personalmente medicinali in quanto la quota di RSA risultava maggiorata di circa 50 euro... Ora mi chiedo se un povero disgraziato per giunta abbastanza giovane, che a 2 settimane dal vaccino ha dovuto subire 2 craniectomie e relativo coma, ed ora paralizzato in tutta la parte sinistra del corpo, non possa neanche comprarsi un pacchetto di caramelle.....Magari anche potersi permettere fisioterapia vera e non quella che è prevista nella carta dei servizi dell RSA e che si sa poi quanto sia vera.... Lui fa capo alla Regione Lazio comune di...... (residenza virtuale al Comune). Non è facile barcamenarsi in queste situazioni.... e sono amareggiata nel vedere come le istituzioni inclusi i servizi sociali.. facciano gli interessi delle amministrazioni e non quelle dei
disabili..... gradirei un consiglio. Grazie mille.
Alessandra, dalla provincia di RM
Risposta:Non ci specifica se l’inserimento in RSA sia avvenuto privatamente oppure tramite i servizi sociali (con quota sanitaria a carico del SSN e quota sociale a carico del degente). Nel primo caso, trattandosi di un contratto privato, non può avanzare doglianze. Nel secondo caso, può chiedere una nuova determinazione della quota sociale in ragione del deterioramento della condizione economica del degente.
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