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Assistenza a genitore non autosufficiente
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Lettera 
30 ottobre 2019 0:00
 
Spett.le ADUC, vorrei cortesemente sapere se ed a quali condizioni una RSA dell'Umbria possa disporre la dimissione di una degente dichiarata NON AUTOSUFFICIENTE e pretendere che i familiari (2 figli uno dei quali residente a oltre 600 km. di distanza) provvedano a garantirle un'assistenza continua 24 ore su 24. Vorrei inoltre sapere se tale RSA sia tenuta, su richiesta dell'interessata e/o dei familiari, a rilasciare specifica attestazione di NON AUTOSUFFICIENZA dell'interessata stessa e se, laddove i familiari siano obbligatoriamente tenuti a reperire in tempi ristrettissimi (una settimana) una ulteriore struttura idonea ad accogliere detta interessata, il Comune e/o la locale ATS e/o ulteriori amministrazioni pubbliche siano tenute a partecipare alle relative spese. Il caso riguarda mia madre, residente in Umbria ed improvvisamente dichiarata totalmente NON AUTOSUFFICIENTE per la quale la RSA dove era ricoverata da ca. 1 mese (post ricovero ospedaliero) mi ha comunicato che la dimetteranno tra 6 giorni (volevano dimetterla ieri) senza alcuna possibilità di proroga. Le attuali condizioni fisiche di mia madre e la mia situazione familiare ed economica (sono separato legalmente da oltre 7 anni), non mi consentono difatti di assisterla tramite l'ausilio di una o più badanti e nonostante gli sforzi non riesco a trovare una RSA che abbia disponibilità di posti per accoglierla. Tra pensione di reversibilità e indennità di accompagnamento mia madre percepisce comunque ca. 1.700 € al mese che, in linea di massima, sarebbero quasi sufficienti per la retta in una RSA in prov. di Brescia dove vorrei collocarla ma il problema che nessuna tra quelle contattate ha posto e peraltro se l'interessata non è residente nel relativo comune, mi hanno già riferito che è praticamente impossibile che questa rientri in graduatoria per sperare di essere accolta. Sarei comunque contento se, alle condizioni predette, riuscissi a trovare una RSA anche nel comune di attuale residenza (Assisi) ma anche lì sembra non esserci posto. Vi ringrazio sin d'ora per l'aiuto che potreTe fornirmi.
Valter, dalla provincia di MI

Risposta:
riteniamo che se le condizioni della signora ricoverata non lo consentono e la stessa si trovi ricoverata in regime pubblicistico ad opera delle istituzioni, potete richiedere una forma di dimissioni protette in altra struttura ad opera delle stesse istituzioni preposte alla presa in carico della questione. Le consigliamo di rivolgersi ad un legale esperto della materia nella sua zona perché la materia è molto complessa:
https://salute.aduc.it/info/rettersa.php
 
 
 
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