testata ADUC
assistenza disabili
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
29 novembre 2012 0:00
 
Buongiorno mia suocera, invalida con indennità di accompagnamento, ha riportato in questi giorni frattura del femore ed è stata operata. Con il reparto di Ortopedia dell'ospedale è stata avviata la procedura per l'invio, per continuità di cura e tenuto conto delle numerose patologie di cui soffre, in R.S.A. Qui sorge il problema in quanto la suocera, vedova, risiede in un Distretto Sanitario diverso da dove risiede l'unica persona che può assisterla la sua unica figlia (e mia moglie). Il Distretto di residenza della figlia accoglierebbe la suocera ma deve ricevere il nulla osta dal Distretto Sanitario di residenza della suocera che oppone difficoltà al rilascio dell'autorizzazione. Preciso che entrambe risiedono nella Regione Friuli Venezia Giulia e quindi non vedo che problemi possano esserci per accogliere la suocera nella RSA del comune di residenza della figlia distante Km 70 dalla RSA proposta.
Giorgio, da Cividale Del Friuli (UD)

Risposta:
se non lo ha gia' fatto, provveda ora a fare una formale istanza al Comune di residenza della suocera e alla Asl competente affinche' sia autorizzato l'ingresso in RSA nel comune di residenza della figlia. Diversi giudici amministrativi hanno infatti ritenuto illegittimo il provvedimento di rigetto del nullaosta in casi simili, essendo unico il Servizio Sanitario Regionale cui tutti i distretti sanitari attingono e imponendo la creazione di camere di compensazione pecuniaria fra le singole Asl per casi simili. In caso di diniego, dovra' rivolgersi al Tribunale Amministrativo Regionale, entro 60 giorni dall'effettiva conoscenza del provvedimento.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS