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R.S.A. e amministratore di sostegno
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Lettera 
21 marzo 2013 0:00
 
Buongiorno, vorrei dei chiarimenti in merito alla mia situazione. Mio padre, 60 anni vedovo, invalido al 70% (è stata fatta richiesta per invalidità al 100% attualmente in verifica)e in pensione vive con mio fratello disoccupato di 27 anni. Non li vedo molto ma cerco di aiutarli con soldi ogni tanto. Questo perché i rapporti non sono buoni per loro volontà. 7 mesi fa mio padre viene colpito da Ictus, seguo il decorso parlando con medici, aiuto mio fratello a casa, fino a quando mio fratello (che intanto incassa la pensione di mio padre e la sperpera con telefoni nuovi) mi dice che non vuole più che io mi occupi di nulla e piuttosto va da un avvocato e mi fa mandare una notifica di allontanamento nei loro confronti (ok inattuabile ed é solo una minaccia stupida) ma questo basta a non sentirli più. Non li trovo al telefono e quando vado a casa loro non mi aprono. Passano 7 mesi appunto, in cui non ho più notizie, ieri mi arriva la lettera dei servizi sociali per la convocazione dell'AdS per mio padre, che da mesi sta in una R.S.A. (non lo sapevo) e mio fratello, anche. Perché gli é stata riscontrata una patologia o ritardo mentale, ancora non ho capito, quindi messo anche lui in comunità.
DOMANDE:
1- R.S.A so che nessuno può chiedermi di pagarla, corretto? (vivo in Lombardia e ho visto sul sito della regione e le recenti sentenze del TAR che scaricano i parenti dalla retta).
2- per la nomina dell'AdS io vorrei non presentarmi, perché mio padre non lo vedo da anni, l'assistente sociale mi riferisce che ora é molto emotivo, quindi rivederlo dopo anni per la prima volta, in quell'occasione ritengo sia negativo per tutti.
Cosa succede se non mi presento?
3- e cosa devo scrivere in risposta?
4- In questa situazione, cosa potrebbe essermi imputato/chiesto?
Grazie mille
Romano, da Bergamo (BG)

Risposta:
rispondiamo alle sue domande. Rispetto alla questione economica relativa alla retta della RSA benche' effettivamente il TAR Lombardia abbia consolidato un proprio indirizzo secondo il quale i Comuni non possono chiedere i redditi dei parenti, una recente sentenza della Corte costituzionale potrebbe modificare sensibilmente il quadro (a questi link trova il provvedimento e alcuni commenti: http://avvertenze.aduc.it/osservatorio/rsa+sentenza+corte+costituzionale+questioni_21099.php
http://avvertenze.aduc.it/osservatorio/rette+rsa+corte+costituzionale+valida+legge+regione_20989.php
http://www.aduc.it/articolo/rsa+sentenza+corte+costituzionale+questioni_21099.php)
Rispetto all'amministrazione di sostegno, non e' obbligato a partecipare, e' una sua facolta'. Infine a prescindere dal suo coinvolgimento o meno, se suo padre avesse difficolta' economiche e non fosse in grado di provvedere al proprio sostentamento, l'amministratore potrebbe chiederle un contributo economico, in proporzione al bisogno e in proporzione alle sue condizioni economiche.
 
 
 
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