testata ADUC
Accesso RSA
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
25 settembre 2018 0:00
 
Buongiorno,
nostra madre, affetta da varie patologie degenerative, è riconosciuta invalida al 65% e percepisce indennità di accompagnamento soggetta a revisione. Non essendo più in grado di ricevere adeguata assistenza presso il suo precedente convivente da alcuni mesi è stata accolta in casa da mio fratello, che svolge attività di telelavoro.
Lo stato di salute è poi andato rapidamente a degenerare, con ripetuti ricoveri e quindi un intervento neurochirurgico seguito da periodo di riabilitazione. Per il rientro a domicilio sono stati attivati i servizi sociali, che al momento forniscono il servizio di igiene mattutina. Viste le prime iniziali difficoltà abbiamo preso una badante per consentire a mio fratello di occuparsi delle proprie necessità di tempo e lavoro, ma purtroppo oltre al già gravoso carico di assistenza si aggiunge un atteggiamento sempre più ostile da parte di mia madre nei confronti di coloro che la assistono.
La situazione sta ora diventando ingestibile a causa della mancanza di collaborazione, e mio fratello è arrivato al limite della sopportazione, anche perché affetto da ipertensione e con precedenti periodi di depressione.Abbiamo fatto richiesta di inserimento in graduatoria per RSA presso i servizi sociali, che ritengo essere il primo passo importante, anche se i tempi di accettazione sappiamo non essere mai tempi certi, e abbiamo anche avviato il ricorso per l’amministrazione di sostegno.
Leggendo sul vostro sito ho però visto che per coloro affetti da patologie degenerative è il SSN che deve farsi carico di una gestione che non può essere delegata all’ambito familiare, e non intendo solo l’aspetto economico. Prima che venga gravemente compromessa anche la situazione di mio fratello, o che si manifestino suoi problemi di salute, a chi dobbiamo rivolgerci e come per ottenere un aiuto e fare in modo che mia madre venga correttamente assistita da chi ha le giuste competenze?
Vi ringrazio anticipatamente per ogni consiglio che verrete darci.
Giampaolo, dalla provincia di BO

Risposta:
per richiedere la copertura integrale del ssn occorre che la situazione sia già a tal punto compromessa che le prestazioni necessarie che ne conseguono siano qualificabili come prettamente sanitarie. Per far ciò, occorre in primo luogo procedere attraverso una perizia e poi valutare con un legale di sua fiducia come attivare la richiesta, dapprima per via amministrativa e, se del caso, per via giudiziale. Nel frattempo, però, coltivi comunque la via "sociosanitaria" di inserimento in Rsa e ne approfondisca i termini legali (chieda i regolamenti applicabili, legga la legge regionale pertinente e legga anche in merito ai tempi di evasione delle richieste).
Qui un link di approfondimento:
https://salute.aduc.it/info/rettersa.php
----------------
Ha risposto Claudia Moretti: https://sosonline.aduc.it/info/claudiamoretti.php
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS