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Mascherine obbligatorie? Si o no? La risposta è NI
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Articolo di Sara Astorino
15 aprile 2020 10:11
 
  In questi ultimi giorni abbiamo scoperto che il periodo di quarantena si sarebbe prorogato dal 13.04 al 04.05, abbiamo scoperto che via via le attività e gli esercizi commerciali sarebbero stati riaperti ma ancora non abbiamo capito se le mascherine, al di là dell’opportunità di indossarle per prevenire il contagio e per tutelare se stessi, devono o non devono essere indossate obbligatoriamente.
Quello che ha indotto molti a concludere per la sussistenza dell’obbligo è stata la distribuzione capillare in alcune Regioni, anche se sussistono molte perplessità sulle modalità.
Occorre domandarsi, tuttavia, siamo realmente sicuri che tale obbligo sussiste?
La risposta, per quanto possa sembrare assurdo e contraddittorio, è NI.

Preliminarmente precisiamo che il Governo ha reso obbligatorio indossare le mascherine per tutti coloro i quali svolgono attività aperta al pubblico e per chi effettuata le consegne a domicilio.
Ad oggi, tuttavia, le mascherine sono obbligatorie solo in alcune Regioni e non in tutta Italia, come si potrebbe essere erroneamente indotti a pensare.
Va, inoltre, precisato che alcune Regioni hanno imposto l’obbligo non a tutti i cittadini ma solo ad alcune categorie di soggetti.
In alcune Regioni, prima di prevedere l’obbligatorietà di indossare le mascherine, si è provveduto alla distribuzione delle stesse in maniera capillare.
Credo che tale scelta sia oltremodo opportuna, anche se – ribadisco - sulle modalità di distribuzione vi sarebbe molto da dire, poiché non si può imporre ad un cittadino di indossare le mascherine se non lo si mette in condizione di entrarne in possesso.

Quali sono le Regioni che hanno imposto l’obbligo?

La Lombardia ha reso obbligatorio, per chi esce dalla propria abitazione, proteggere se stessi e gli altri coprendosi naso e bocca.
Ma attenzione a questa previsione.
Non si parla di obbligo di indossare le mascherine ma semplicemente di coprire naso e bocca. La stessa Regione ha, infatti, chiarito che si possono usare le mascherine oppure possono essere usati foulard o sciarpe. Il motivo di tale previsione appare chiaro. Non ci sono abbastanza mascherine, non si è potuto procedere alla distribuzione, allora l’unico modo per poter imporre l’obbligo era garantire a tutti i cittadini la possibilità di uscire purché si coprissero naso e bocca.
Ed ancora: gli esercizi commerciali autorizzati hanno l’obbligo di fornire, ai clienti, guanti monouso e soluzioni idroalcoliche per la pulizia delle mani.

In Toscana l’obbligo di indossare le mascherine è scattato il 13 Aprile 2020 ovvero quando ha avuto termine la distribuzione delle stesse.
La Regione, tuttavia, sebbene avesse dichiarato che sarebbero state distribuite tre mascherine per abitante ne ha di fatto distribuite solo due. Peraltro la distribuzione non è stata per ogni abitante ma solo per chi risultava residente. La differenza esiste ed è sostanziale soprattutto se si pensa all’enorme numero di studenti universitari presenti in Toscana ove le Università, parliamo di grossi poli, sono ben tre.

In Veneto sono state emesse, meglio sarebbe dire confermate, disposizioni che prevedono una serie di restrizioni ed obblighi sino al 03 Maggio.
L’ordinanza prevede, come la precedente, che i lavoratori e i clienti, all’interno dei supermercati e per accedere ai mercati, debbano utilizzare le mascherine e guanti monouso. Per coloro i quali non sono in possesso delle mascherine e dei guanti sussiste comunque l’obbligo di coprirsi il naso e la bocca. E’ stata, inoltre, prevista, come anche in Valle d’Aosta, la perimetrazione dei mercati all’aperto, un unico varco di accesso che deve essere ben distinto dall’unico varco di uscita nonché la sorveglianza, sia questa pubblica o privata, per verificare il rispetto delle distanze di sicurezza nonché l’obbligo di utilizzare guanti e mascherina.

In Friuli Venezia Giulia a chiunque si rechi fuori dell’abitazione è fatto obbligo di indossare la mascherina o comunque di una protezione a copertura di naso e bocca, di mantenere comunque la distanza interpersonale di almeno 1 metro, ad eccezione delle persone conviventi o che richiedano assistenza.

In Trentino Alto Adige è previsto genericamente l’obbligo di coprire naso e bocca nei negozi.

In Valle d’Aosta le previsioni sono più complesse.
Quando si tratta di mercati all’aperto è obbligatoria una perimetrazione, come anche la presenza di un unico varco di accesso separato da quello di uscita. Si stabilisce, inoltre
- per i venditori ed i compratori che possono venire a diretto contatto con i prodotti, l’uso obbligatorio di guanti monouso e mascherine o di mezzi protettivi idonei che garantiscano la copertura di naso e bocca;
- l’obbligo, a tutto il personale di vendita al dettaglio nelle attività consentite, di utilizzo di dispositivi di protezione individuali quali guanti e mascherine.

In Piemonte da mercoledì 08 Aprile è obbligatorio indossare per tutti gli addetti alle vendite guanti e mascherine.Mentre ai clienti viene semplicemente raccomandato di utilizzare i medesimi presidi.

In Emilia Romagna non sussiste l’obbligo di indossare le mascherine ma è stata prevista la distribuzione di circa tre milioni di mascherine gratuite.

In Liguria, al pari dell’Emilia Romagna, non è stato previsto l’obbligo ma è stato annunciato che si procederà alla distribuzione gratuita delle mascherine chirurgiche acquistate per i cittadini. La distribuzione dovrebbe avvenire attraverso i farmacisti, le edicole e i tabaccai. E’ stato, altresì, previsto per chi non può uscire di casa che la distribuzione avvenga a domicilio.

Nelle Marche si aspetta il deposito della relazione richiesta al Gores, Gruppo Operativo Regionale Emergenza Sanitaria, per valutare l’emissione di un provvedimento relativo all’obbligo di indossare le mascherine.

In Abruzzo l’obbligo di indossare la mascherina dovrebbe scattare in quella che è stata identificata come la fase 2.

In Campania l’obbligo di indossare le mascherine è in fase di valutazione. Va, tuttavia, precisato che l’obbligo sussiste per i residenti nel Comune di Capri.

In Sicilia si sta ancora valutando la necessità di emettere un tale provvedimento. Nello specifico l’obbligo potrebbe sussistere solo in alcuni luoghi come ad esempio le strutture sanitarie o laddove vi sia la presenza di numerose persone contemporaneamente come ad esempio nei supermercati.

Nel Lazio non sussiste alcun obbligo se non quello connesso alle indicazioni date a livello nazionale dalla Protezione Civile e dal Ministero della Salute.

In Molise in data 03 Aprile il Presidente della Regione ha emanato un'ordinanza che rendeva obbligatoria, almeno per quanto a conoscenza di chi scrive, le mascherine solo in alcuni Comuni ovvero quelli di Montenero Bisaccia, Riccia e Termoli. Successivamente il Sindaco del Comune di Isernia ha deciso di emanare una propria ordinanza che ha imposto ai cittadini l'obbligo di indossare la mascherina.

In Basilicata non esiste alcuna ordinanza anche se la task force creata per gestire l'emergenza ne ha sollecitato l'emissione. Piccola curiosità: esiste un'ordinanza che parla di mascherine ma questa spiega che le stesse vanno smaltite nell'indifferenziato.

In Calabria sono obbligati ad indossare le mascherine coloro i quali si spostano all’interno del territorio o entrano nel territorio. Vale la pena che gli spostamenti devono essere legittimi ed autorizzati. L’ordinanza prevede la sussistenza d tale obbligo anche nei pubblici uffici o nei luoghi ove si viene a contatto col pubblico. Essendo la norma poco chiara sul punto non si può avere certezza della corretta interpretazione della stessa.

In Puglia nessuna ordinanza è stata emessa al riguardo anche se sul sito della Regione viene pubblicato un bollettino medico molto preciso che indica l’andamento del contagio.
Medaglia d’onore va al Comune di Noicattaro (Bari) che è, almeno per quanto a conoscenza di chi scrive, l’unico Comune della Puglia ove, al momento, sussiste l’obbligo di indossare guanti e mascherine.

In Sardegna non è stata emessa alcuna ordinanza circa l’obbligo di indossare le mascherine.

Particolare menzione va a Gualdo Tadino (Perugia). In Umbria, per il momento, nessuna ordinanza è stata emessa, ma il Sindaco ha previsto l’obbligo di indossare mascherina o "qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca" ed anche i guanti.
 
 
 
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