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L'Europa non fa nulla per la crisi?
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Articolo di Redazione
12 maggio 2020 17:25
 
 C'è una favola di cui si deve fare giustizia. Senza enfasi, semplicemente contrapponendo fatti. Nella crisi del coronavirus, si dice, l'Europa è indifesa, l'Europa sta crollando, l'Europa è amorfa, l'Europa sta scomparendo ... Alcuni fatti, quindi: dall'inizio della crisi, la Banca Centrale Europea ha molto ammobitito la sua politica monetaria, "qualunque sia il costo", è la formula. Ha quindi evitato l'inevitabile recessione causata dal confinamento di tre quarti della popolazione che si trasformava in una caduta spaventosa.

Le istituzioni europee hanno abbandonato in aperta campagna i famosi "criteri di Maastricht" (deficit del 3%, debito del 60%), presentati come un ostacolo, per consentire agli Stati dell'Unione di venire in aiuto dell'economia. Hanno votato per un piano di emergenza a favore dell'azione sanitaria, quindi hanno attivato diversi meccanismi (incluso il MES) per attuare piani di sostegno alle attività di massa. Alla Commissione è stato quindi assegnato il mandato di preparare un bilancio che guidi la necessaria ripresa nella direzione della transizione ecologica, come richiesto dai partiti politici europei progressisti. Non importa, dicono gli antieuropei. Abbiamo una verità alternativa: l'Europa non sta facendo nulla, l'Europa sta cadendo a pezzi, ecc. Le parole sostituiscono le cose. Questo facilita il ragionamento ...

È all'altezza? No. Non ancora, comunque. È necessario un ulteriore intervento di solidarietà nei confronti degli Stati più deboli, che sono a rischio di embolia finanziaria. Ma chi è contrario? Qui esplode la sovranità: non sono gli organi della comunità, che non cessano di supplicare in questa direzione. Questi sono gli Stati sovrani! La Corte costituzionale di Karlsruhe vuole ostacolare la BCE in nome della sovranità nazionale, gli "Stati formica" sono riluttanti ad aiutare gli "Stati cicala" in nome dei loro interessi nazionali, ovunque i nazionalisti, in Polonia, in Ungheria o altrove, stanno cercando di distruggere l'azione comune. Quindi questa è la verità: quando diciamo che l'Europa non esiste, è perché vogliamo distruggerla. Nessuna fortuna: urla, esita, ritarda ma è ancora in piedi.

(articolo di Laurent Joffrin, pubblicato sul quotidiano Libération del 12/05/2020)

Nell'immagine i Paesi membri del MES
 
 
 
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