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WELBY SI E' RIPRESO LA SUA LIBERTA'. LA SUA BATTAGLIA E' LA NOSTRA BATTAGLIA
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Comunicato 
21 dicembre 2006 0:00
 

Firenze, 21 dicembre 2006. Oggi Piergiorgio Welby si e' ripreso la sua liberta'. Welby sapeva benissimo che avrebbe potuto evadere dalla sua terribile prigione gia' molto tempo fa. Mentre i severi Guardiani della morale erano impegnati a fare altro, egli poteva chiedere ed ottenere di soppiatto cio' che e' accaduto solo ieri notte. Ma lui, consapevole della ingiusta detenzione, ha preferito affrontare i Guardiani per convincerli ad aprire loro stessi la sua cella.
Ma i Guardiani lo hanno guardato stupiti. Gli hanno prima suggerito e poi urlato che uscire di prigione e' inaccettabile. Per consolarlo, gli hanno detto che, in fondo, quella cella non era poi cosi' male. Quando Welby ha fatto notare ai Guardiani che la loro stessa legge gli dava il diritto di essere libero, questi gli hanno risposto che e' cosi' solo nella teoria, ma non nella realta'. Gli hanno promesso qualche attenzione in piu', come si fa con i folli, non capendo che non esistono palliativi alla mancanza di liberta' e dignita'. Welby doveva rimanere in cella. E cosi', con i severi occhi dei Guardiani puntati addosso, il prigioniero ha deciso di aprire pubblicamente quella maledetta porta ed andarsene.
A lui la nostra piu' sincera e profonda gratitudine. Ed una promessa: la tua battaglia e' la nostra battaglia.
 
 
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