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Spreco farmaci. Ora lo dice anche il Cnb. Ma dalle parole ai fatti, quando?
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Comunicato di Vincenzo Donvito
19 luglio 2017 14:39
 
  Dopo che da anni stiamo perorando decisioni per evitare lo spreco dei farmaci che, puntualmente, tutti noi buttiamo alla scadenza perche’ non utilizzati essendo in sovrannumero rispetto alla prescrizione, ora arriva anche la raccomandazione del Centro nazionale di Bioetica (Cnb): “sia il farmacista a preparare confezioni personalizzate, con il numero preciso di compresse o di flaconcini monodose necessari al completamento del ciclo, senza manipolazione del prodotto”. Bene! Mentre peroriamo che, piuttosto che monodose, la vendita sia sfusa (spesso le confezioni dei farmaci sono piu’ costose del prodotto in se’), questa raccomandazione ci sembra piu’ che mai opportuna.
Gia’ nel 2013 il deputato Giuseppe Valditara aveva fatto accogliere la sua proposta in merito, in sede di legislazione liberalizzatrice. Ma la proposta rimase tale, tant’e’ che in questi anni, il passaggio dei farmaci dagli armadietti di casa ai bidoni della spazzatura ha continuato ad essere una delle attivita’ piu’ frequenti nel nostro rapporto con i farmaci.
Ora arriva il Cnb, sicuramente autorevole, ma non sarebbe la prima volta che i suoi pareri sono un imbellettamento delle buone volonta’. Chi prendera’ la palla a volo, considerando che bisognerebbe inimicarsi le case farmaceutiche che sullo status quo ci guadagnano, e anche molto? Case farmaceutiche che non sembrano estranee a forti lobby perche’ la legislazione risponda ai propri interessi economici e poco a quelli del consumatore e dello Stato (visto che molti di questi sprechi coinvolgono anche i farmaci che assimiliamo gratuitamente attraverso il Servizio Sanitario Nazionale)?
 
 
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