Un vero e proprio disastro per le "eccellenze alimentari italiane". Dopo le vicende che hanno riguardato l'olio, la mozzarella di bufala, il vino, ora tocca ai prosciutti.
Il ministro delle Politiche Agricole ha commissariato l'Istituto Parma di Qualità e l'iFCQ Certificazioni, cioè quegli organismi che devono controllare la qualità dei prosciutti Dop (denominazione di origine protetta).
Il motivo? Associazione per delinquere finalizzata alla frode in commercio.
L'accusa riguarda centinaia di allevatori che hanno usato maiali danesi invece di quelli italiani, come prescrive il disciplinare. I maiali danesi mangiano meno, crescono più in fretta e producono meno grasso di quelli italiani. Le regioni interessate sono il Piemonte, la Lombardia, l'Emilia Romagna e il Veneto.
Non ci sono problemi di sicurezza alimentare, ma di organizzazione della filiera riproduttiva. Insomma, si tratta di soldi.
Chi doveva sorvegliare, cioè gli enti certificatori, non ha sorvegliato, di qui il commissariamento del ministero dal 1 maggio prossimo.
Un disastro per quei prodotti indicati come eccellenze alimentari italiane e un promemoria per tutti i sostenitori di "italiano è meglio". Purtroppo, il sovranismo regna anche nel settore alimentare.