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Governo. Coronavirus: separare l'infetto dal sano
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Comunicato di Primo Mastrantoni
4 marzo 2020 12:17
 
Separare la persona infetta da quella sana.  
Per capirlo non ci vuole una laurea, né un corso di specializzazione in qualche prestigiosa università straniera.
Vale per tutte le malattie infettive, compreso il Coronavirus.

Quando si starnutisce, o si tossisce, si emettono goccioline di saliva, le goccioline di Flugge (dal nome del medico tedesco che le studiò), in grado di rimanere sospese nell'aria e di veicolare agenti infettivi. Anche parlando, si emettono goccioline di saliva che possono trasmettere virus e batteri. Lo stesso dicasi per il contatto diretto tra persone, specialmente attraverso le mani.

Non sappiamo chi, intorno a noi sia affetto da qualche malattia infettiva, ma è buona norma igienica, specialmente in questo periodo, evitare di trovarsi in situazioni nelle quali si favorisce la trasmissione del virus, come la stretta vicinanza fisica.

E' ovvio direbbe qualcuno, scoprite l'acqua calda!

Ah, si', e che dire, allora, del sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha deciso di rendere gratuiti i musei comunali? Non è un modo per aumentare il flusso di persone? "La città non chiude" proclama il sindaco, ma bastava tenere aperti i musei regolando la presenza delle persone.  
Insomma, il "buon senso" fermato alle porte di Palazzo Vecchio.

Che dire del governo Conte? Blocca i voli dalla Cina e si lamenta che altri Paesi bloccano i voli dall'Italia; non si coordina con gli altri Stati europei, ritenendo che il sovranismo sanitario sia la soluzione quando è il problema; ha passato giorni chiuso nelle sale della Protezione civile quando, invece, doveva coordinare gli interventi regionali e portare a un unico tavolo tutti gli esperti della materia per definire una posizione comune.

Ora esportiamo infettati. Si sarebbe dovuto evitare di infettarli.
 
 
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