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Coronavirus e rimborso voli aerei. Ryanair rimborsa entro fine luglio, gli altri che aspettano?
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Comunicato di Emmanuela Bertucci
3 luglio 2020 18:10
 
 Sui voucher viaggi, di cui tanto si parla in questi mesi, avevamo detto che sarebbero stati un boomerang contro gli organizzatori (compagnie aeree, strutture ricettive, organizzatori di crociere) perché avrebbero perso i clienti futuri: nessuno più si sarebbe fidato acquistando con largo anticipo un biglietto o una vacanza, magari costosa, nel timore di vedersi rifilato un voucher anziché ricevere il rimborso di quanto pagato.

L’uovo oggi al posto della gallina domani

Fra i primi a rendersi conto che il “dono” del Governo italiano (la possibilità di non restituire il denaro speso) era in realtà una palla avvelenata Ryanair - che già consentiva ai clienti di scegliere fra voucher e rimborso, pur non garantendo rapidi tempi di restituzione – che oggi annuncia che entro fine luglio avrà processato tutte le richieste di rimborso per i voli annullati causa Covid e procederà alle restituzioni.

Anche Vueling ha iniziato a disporre i primi rimborsi economici anziché il voucher, mentre la compagnia di “bandiera” Alitalia pretenderebbe di rimborsare con voucher anche voli annullati successivamente per scelta della compagnia e non a causa dell’emergenza Covid.

Lufthansa, al contrario di Alitalia, dà ai suoi clienti l’alternativa fra il rimborso in denaro o un voucher con una maggiorazione di 50 €.

La norma italiana sui voucher fa acqua da tutte le parti, verrà disapplicata dai giudici che dovranno invece applicare le normative europee sul diritto al rimborso e costerà cara a tutti gli italiani che dovranno pagare le sanzioni che potrebbero derivare dalla procedura di infrazione annunciata ieri dalla Commissione Europea.

In questo caos, vinceranno compagnie, strutture e organizzatori che, nonostante la norma italiana, restituiranno ai clienti il denaro pagato dando loro prova di affidabilità.

Gli “ostinati” sono ancora in tempo a tornare indietro, a restituire quanto dovuto ai consumatori e a guadagnarne in reputazione. A scegliere, insomma, la gallina domani.



 
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