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Coronavirus. Prevenzione e testimonianza vissuta. Quando si fa sul serio… si dovrebbe fare sul serio. Volo Parigi
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Comunicato di Vincenzo Donvito
6 marzo 2020 7:13
 
 Ecco il racconto di una piccola vicenda accaduta ieri 5 marzo nel tardo pomeriggio e che, oltre a coinvolgermi direttamente perché riguarda mia figlia 14enne e sua madre, è sintomatica di come stiamo affrontando l’allarme e la prevenzione sanitaria per il coronavirus.

Aeroporto di Pisa. Pochi viaggiatori e pochi voli. Volo per Parigi. Controlli di temperatura o richieste di autodichiarazioni prima dell’imbarco o informazioni dirette ai passeggeri (depliant, volantino...)? Niente.
Aeroporto Orly/Parigi, arrivo dopo due ore. Pochi viaggiatori e pochi voli. Controlli di temperatura o richieste di autodichiarazioni prima del passaggio dalla dogana o dall’aeroporto o informazioni dirette ai passeggeri (depliant, volantino...)? Niente.

Lato Italia. Ci vengono in mente tutti nostri ministri che si sono indignati per la chiusura o le limitazioni verso gli italiani che vanno all’estero… ma un minimo di certezza/sicurezza che qualcuno che si imbarca dall’Italia non porti l’eventuale virus da altre parti… che c’entrerebbe con l’indignazione? Anzi: un gesto concreto di disponibilità e collaborazione.

Lato Francia. Ok, il presidente Macron l’altro giorno a Napoli ci ha rassicurato che non ci sarà nessuna chiusura di frontiere con l’Italia. Ma questo che c’entra coi controlli, anche perché…. va bene che l’aeroporto di Pisa non è in zona rossa o gialla…. ma in Italia da ieri sono chiuse tutte le scuole, e qualcosa vorrà pur significare. Sappiamo che è in corso lo sciopero dei controllori di volo fino a lunedì e quindi tutto non funziona come dovrebbe…. ma non ci sembra che il virus sia in sciopero!!

Lato Unione Europea. Bip, bip, bip, non pervenuto…. visto che non esiste una politica comunitaria in materia sanitaria e il “governo” (la Commissione) se ne occupa marginalmente…. (1).

Quando si fa sul serio…. sarebbe bene fare sul serio. Altrimenti è difficile lamentarsi di non essere presi in seria considerazione e – magari - anche lamentarsi delle insofferenze degli amministrati verso i grandi sacrifici/restrizioni che si è deciso di prendere. E questo vale per Italia, Francia e Unione Europea.

1 - per chi volesse approfondire:
- https://avvertenze.aduc.it/statiunitideuropa/coronavirus+mancanza+stati+uniti+europa+si+sente+si_30724.php
https://salute.aduc.it/articolo/stati+uniti+europa+ue+coronavirus+orchestra+senza_30746.php

Alcune immagini dell'imbarco il 5 marzo a Pisa, l'interno dell'aereo con pochi passeggeri e l'arrivo il 5 marzo a Orly/Parigi


 
 
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