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Alimenti. Pesticidi nei piatti dei bambini francesi. E in Italia?
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Comunicato di Primo Mastrantoni
2 dicembre 2010 12:42
 
  Desta sconcerto la notizia che una alimentazione tipo di un bambino e' piena di pesticidi e sostanze chimiche, anche cancerogene. La notizia viene dalla Francia dove l'associazione Generations Futures (2) ha condotto una inchiesta sull'inquinamento chimico nei piatti consumati ogni giorno da bambini di 10 anni. 81 sostanze chimiche, 42 potenzialmente cancerogene, 5 sicuramente cancerogene e 37 che interferiscono con l'attivita' ormonale. L'indagine ha portato all'attenzione dell'opinione pubblica un problema che ne' l'Agenzia francese ne' quella europea sulla sicurezza dei prodotti alimentari sono riuscite ad evidenziare. Vero e' che alcune sostanze chimiche possono essere presenti in concentrazione minime ma resta il fatto che tali componenti si possono accumulare nel nostro organismo e, nel tempo, provocare danni. L'esempio classico, che abbiamo posto all'attenzione dei consumatori, e' la presenza di BisfenoloA (BpA) nelle plastiche di policarbonato usate nei biberon ma anche in altri contenitori per alimenti (bottiglie per bibite, piatti e tazze, pellicole e rivestimenti protettivi per lattine e tini, ecc.). Il BpA puo' migrare nei cibi e nelle bevande conservati in materiali che lo contengono e puo' causare l'endometriosi nelle donne, con effetti sulla capacita' riproduttiva, una modificazione dello sviluppo fetale e danni ai neonati perche' altera l'attivita' del sistema endocrino.
La ricerca francese ripropone l'attenzione sugli alimenti importati dal cosiddetto terzo mondo dove l'uso di sostanze chimiche di sintesi in agricoltura e' scarsamente controllato.
E in Italia che si fa? Lo chiediamo al ministro della Salute, Ferruccio Fazio, il che non esclude che qualche associazione, come la nostra, proceda in via sostitutiva. Dovremmo trovare uno sponsor.

 
 
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