COMMENTI
  (Da 1 a 9 di 9)  
9 febbraio 2009 0:00 - alfonso scala lombardo
Rosi, con tanto rispetto, un conto è quanto domandi,altra cosa è quanto affermi.
8 febbraio 2009 0:00 - rosl
Inizio il mio personale commento dicendo che Eluana è la figlia d'Italia, perché la sua situazione, è presente a tutti noi e soprattutto, fa parte di tutti noi, come fosse membro di ogni famiglia italiana!! Per noi tutti, è rimasta la ragazza di 20 anni, (l'eta' in cui ha subito quel terribile incidente, - l’età piu' bella per una giovane e bella ragazza come Eluana),e oggi, si porta dietro le conseguenze di una bruttissima disgrazia, quella di aver subito un gravissimo incidente che la costringono a rimanere immobile su un lettino di ospedale per tutti questi lunghi anni...., circondata, comunque, continuamente da persone che Le vogliono sicuramente molto bene.
Eluana, oltre all’affetto, ha bisogno di poco, non è attaccata a macchinari particolari (almeno da quello che ho potuto capire) e non solo, respira in modo autonomo, non riesce a parlare e a comunicare, ma chissà quante cose ci vorrebbe dire.....!!!! il solo fatto che apre gli occhi di giorno e li chiude di notte , è SICURAMENTE UN SEGNO MOLTO FORTE E SOPRATTUTTO IMPORTANTE, questo significa senza ombra di dubbi, che Eluana, in qualche modo, è consapevole delle sue condizioni, ed è una ragazza VIVA E FORTE!!! UNA RAGAZZA CHE VUOLE ANCORA TRASMETTERCI IL VALORE DELLA VITA, PERCHE’, per continuare a vivere ha solo bisogno di nutrire il suo corpo mangiando e bevendo, “la sua ora non era ancora arrivata”, e quindi bisognava solo fare la volontà di DIO!
Ognuno di noi, abbiamo bisogno di mangiare e bere, se questo viene a mancare, qualsiasi essere umano, non potrebbe mai sopravvivere, neanche io, neanche i miei figli, nessuno al mondo potrebbe vivere se non si mangia e non si beve!!!!
Durante questi giorni, non ho mai smesso di pensare Eluana, e a cosa andrà incontro una volta tolto cibo ed acqua, e mentre noi parliamo e consideriamo i fatti, intanto...…per lei...passano i minuti...., passano le ore...., passano i giorni ….e la speranza che Eluana...possa farcela, diventa molto difficile Ho tanta rabbia, e sono profondamente dispiaciuta …..capisco benissimo il grande dolore dei genitori, anch’io sono una mamma……ma non approvo l’interruzione alimentare, questa ragazza rimarrà sempre presente nel mio cuore!!!!!
Da Milano - rosl.mamma di due ragazzi (i quali sono la mia vita!!!)
7 febbraio 2009 0:00 - alfonso scala lombardo
Egregio dottore, a me basterebbe una semplice leggina con la quale si stabilissero norme per la stesura di un testamento biologico da riservare esclusivamente a coloro, tra i quali il sottoscritto, decidessero liberamente sugli istanti finali della propria esistenza. Non vedo la necessità di "obbligare ogni cittadino..." La saluto e la ringrazio del suo puntuale, interessante intervento.
7 febbraio 2009 0:00 - Alberto
Ho letto e mi sono documentato abbastanza sul caso Eluana ed è doveroso per tutti noi cercare di capire, capire e capire.
Ritengo di dover esprimere soltanto tutta la mia solidarietà alla famiglia Englaro per offrirle un sommesso e modesto sostegno morale.
L'esempio di rettitudine dimostrato dal padre, che costituisce un insegnamento per tutti coloro che non hanno mai vissuto una tale tragedia, merita un ringraziamento a parte.
Alberto
7 febbraio 2009 0:00 - Silva
Non ho letto nessuno dei commenti che mi precedono.... scusatemi!
Ma sta sera volevo comunicare una cosa al papà di Luana.
Beh grazie. Tutta questa vicenda mi ha fatto riflettere molto, mi ha fatto discutere e pensare, non sono certa arrivata a stabilire cosa sia giusto o sbagliato, non ho le facoltà per stabilirlo, sono solo un essere umano, ma posso dire che Luana (grazie a lei) mi sta facendo ... non mi viene altra parola, riflettere.
12 ottobre 2008 0:00 - Diego Fabbris
Da come ho capito sulla situazione della Luana, di giorno apre gli occhi e di notte li chiude, questa cosa fà pensare, non solo che la vita è presente, ma che sia presente anche la conscienza di rendersi conto della propria condizione.
A causa dell'incidente, si è inceppato un circuito interno e la sua vita non riesce ad uscire da quello stato, come una persona chiusa in una gabbia insonorizzata, dalla quale non può trapelare la sua voce e quindi, la richiesta di aiuto.
Come possiamo aiutarla? Se è ancora viva?
Bisogna assolutamente che il padre o qualcun altro (dov'è la madre?), reciti ininterrottamente vicino a lei, la seguente preghiera; NAM-MYOHO-RENGE-KYO.
Questa meravigliosa Legge buddista, che costituisce il Bene supremo, ha il mistico potere di rivitalizzare e trasforma il veleno in medicina.
Dal momento che lei stessa non può recitarla, lo deve fare una persona a lei vicina.
Inoltre bisogna bandire altri tipi di fedi religiose, è vietato il "miscuglio", quindi, via santini, crocifissi e rosari.
Per chiarimenti, mi si contatti alla mia e-mail; [email protected].
<
>Diego.
11 ottobre 2008 0:00 - romy
Di fronte al caso di Luana Englaro ( ma ve ne sono molti altri in Italia), si stanno scrivendo "fiumi" di parole, le quali purtroppo non producono alcun effetto pratico sulla situazione di indescrivibile sofferenza della famiglia .
Il Parlamento italiano, se avesse voluto, in pochi giorni avrebbe potuto approvare una delle proposte di legge giacenti da mesi nelle polverose aule... ( vedi proposta del prof. Marino).
Purtroppo il nostro Parlamento è costituito da soggetti vergognosamnete ipocriti e subordinati alle gerarchie vaticane.
Solo il partito radicale si batte e si è sempre battuto per i "diritti civili" e l'attuazione di leggi libertarie_ badate bene, libertarie non liberticide-!
Rispetto agli altri paesi europei l'Italia
( per effetto delle ingerenze quotidiane del Vaticano nei fatti civili dello Stato),
si trova in una situazione di arretratezza
e di oscurantismo culturale, tali da collocarci agli utimi posti di una virtuale classifica tra i popoli del mondo
in merito ai diritti civili.
17 ottobre 2007 0:00 - fivizzani federico
Più che un intervento vorrei porre una domanda e stimolare una discussione. Premesso che dal punto di vista giuridico la decisione dei Giudici appare, a mio avviso, corretta;
quello che vorrei approfondire è la riflessione su CHI debba porre le basi della soluzione di problemi importanti come quelli bioetici. Non credo quindi che si debba scaricare il problema ai Giudici affrontandolo in termini esclusivamente giuridici, ma credo si debba attendere che si giunga a una elaborazione di principi etici condivisi in base ai quali produrre NORME certe (vedasi testamento biologico ed altro). D'altronde i casi come quelli della Englaro non possono essere usati per affrettare la corsa alla legiferazione o colpevolizzare una categoria di persone perchè non decide, facendo della facile demagogia.
I cavilli di cui parla l'Avvocato nel suo pezzo sono una risposta giurisdizionale comunque adeguata al problema visto nei soli termini legali e credo che sia un taglio visuale molto parziale di un problema che, allo stato attuale della legislazione e della sensibilità etica, non è possibile risolvere se non con il mantenimento in VITA della ENGLARO. A me questo sembra rassicurante, parliamone, ma senza pretendere immediatamente decisioni operative a scapito di qualcuno (ENGELHARDT lasciamolo in TEXAS)
25 maggio 2006 0:00 - domenico de giacomi
Leggo l'interessante articolo del Vostro Avvocato Claudia Moretti sul caso Englaro.
Ritengo da medico ex ospedaliero (fino al 2003) che la Cassazione Italiana abbia emesso una giusta sentenza in merito a quel triste ma estremamente attuale caso per due motivi che mi appaiono inviolabili .
1) La mancanza di una volontà scritta a priori(liwing will -advanced directives ) dell'interessata da anni dopo un grave incidente stradale in stato vegetativo permanente (ricordiamolo .... prognostico non diagnostico !) che si è instaurato dopo una rianimazione cardiopolmonare (118) che al monento del trauma l'ha mantenuta in vita e quindi stabilizzata .
2)La giusta sentenza che ha impedito perfino al Padre o a chiunque di poter decidere contro o a favore di una volontà che per scritto e a priori non si è mai concretizzata da parte dell'interessata. Volonta' espressa personalmente e consapevolmente (liwing wille A.D in caso di incoscenza) ) che solo cosi' avrebbe permesso lecitamente di rimuovere la alimentazione artificiale che la mantiene tuttora in vita ! Staccare la spina per certezze riportate e volontà Etiche , Morali , Sociali Deontologiche ,Bioetiche , Dogmatiche altrui ( Giudici , Medici , Parenti stretti , Esperti etc ) potrebbe generare casi come quello tra i piu conosciuti di Terry Schiavo anche Lei in stato vegetativo permanente da anni dopo un infarto acuto del miocardio che soccorso con un certo ritardo dal 118 Americano(rianimazione cardiopolmonare) ha instaurato un post- coma cronico ( stato vegetativo permanente ) durato per anni e che senza una Sua volontà scritta in merito ( liwing will -advanced directives ) per volere altrui ha permesso ... dopo anni (sic e sulla Sua pelle ) di sospendere illecitamente la alimentazione artificiale che la teneva in vita facendola morire dopo una settimana con la copertura di morfina nella giusta ipotesi da parte dei Medici Americani che incerti e insicuri nel merito vi potesse essere uno stato di sensibilità aurorale in questi " stati "ai limiti della vita che per esperienza empirica la tecnomedicina attuale e quella futuribile e le certezze degli Uomini pur Esperti e Illustri ... mai..... ci potranno dare risposte in merito .
Da questo e da innumerevoili casi sconosciuti che si concretizzano per svariate patologie in ogni Ospedale e Rianimazione del Mondo grazie alla innaturale tecnomedicina dovrebbe divenire imperativo categorico di ogni Società Civile , democratica , Laica obbligare ogni cittadino a fare per iscritto delle scelte consapevoli a priori (liwing will -advanced directives in emergenza )esercitando in tempo il sacrosanto diritto di autodeterminazione in merito a questi sensibilissimi e personali temi sopratutto nel rispetto dei Diritti (Etici , Morali , Religiosi etc) di ogni altro .

In merito mi permetto consigliare il sito www.medforum.it in cui in molteplici discussioni si è come giustamente avviene su questo sito saputo trattare argomenti per ora tabu e sopratutto da parte di operatori sanitari che hanno trascorso parte della loro vita in reparti ospedalieri e a tempo pieno in cui tali realtà possono essere trattate , viste , ma non certo vissute sulla propia pelle con una certa esperienza .

Ho pubblicato a mie spese e non certo per fini commerciali ,cannibalistici ,di Ruolo personale o per interesse economico una valutazione solipsistica ma se non altro vissuta da medico ospedaliero nell'era della tecnomedicina innaturale sul tema della rianimazione cardiopolmonare , del liwing will , delle advanced directives in emergenza e sul rischio reale per ognuno di Noi di dover vivere inascoltati attori sulla Ns pelle tali irreversibili esperienze !Le 102 semplici pagine pubblicate non da uno scrittore ne da qualcuno supportato politicamente o demagogicamente come ho premesso , sono titolate " Sulla pelle degli altri " internet book shop o Kimerik Editore .

domenico de giacomi
iscritto ordine dei Medici di Udine 4632
ex traumatologo degli Ospedali Riuniti di Bergamo
  COMMENTI
  (Da 1 a 9 di 9)