COMMENTI
  (Da 1 a 5 di 5)  
26 aprile 2007 0:00 - stefano ravasio
Fino a prova contraria l'autodeterminazione nella scelta del percorso terapeutico è principio consolidato nel nostro ordinamento, a patto che sia validamente espresso un consenso informato. Come fa la povera ragazza ad esprimerlo se è incapace di intendere e volere? se lo potessero fare i genitori e parenti cosa si fa, basta firmare una dichiarazione in cui si attesta che lei precedentemente aveva espresso delle volontà? basta questo per decidere una vita?e chi non ha i genitori? attenzione alle zie lontane! meno male che c'è l'art. 579 c.p... quello di welby si, è stato un caso di scelta di un percorso terapeutico alternativo, non questo! smettiamola di confondere le due cose! questa è eutanasia e non c'entra con il divieto di accanimento terapeutico! leggiti l'art 14 e il 35 codice deontologia medica va...e poi piantiamola di cavalcare casi pietosi per evidenti scopi politici!!
5 febbraio 2006 0:00 - Gino Pieri
Livio,
È possibile che non possa mettere in ballo argomenti seri in una discussione drammatica?
Sei solo capace di mettere in campo queste balle e superstizioni religiose?
Tutti noi moriremo, questa é una certezza, come moriremo non si sa, ma per favore, se mi é permesso di scegliere il modo di morire lasciami morire secondo le mie convinzioni e non le tue. É cosí difficile?
5 febbraio 2006 0:00 - Gianni
Sig Livio, dio non esiste e quindi non ha potuto decidere niente, cristo non è ne nato ne morto ne risorto sono tutte cose inventate da menti sconvolte da superstizioni che si sono create gli uomini nel passato quando l'ignoranza era sovrana. In uno stato libero certe questioni non si dovrebbero neanche mettere in discussione. Purtroppo per l'influenza nefasta della religione su menti non adatte a recepire la realtà del mondo, siamo sempre al punto in cui è negata la libertà di scelta quando non esiste più vita ma solo un corpo tenuto in vita da una macchina.
E poi piantiamola con la storiella della vita eterna, con il paradiso con l'inferno e tutte quelle fregnacce che continuate a blaterare.
Gianni
5 febbraio 2006 0:00 - osvaldo
Condivido la riflessione di Moretti e suggerisco a tutti quelli che sono interessati,due letture: "Il testamento biologico", autori vari, della Fondazione Veronesi e de Il Sole 24 ore, nelle edicole, e " IL diritto di morire", del prof. Umberto Veronesi.
Si tratta di temi che dovrebbero interessarci tutti, personalmente.
5 febbraio 2006 0:00 - livio
la vita è sacra,non è tua.non hai deciso ne scelto di venire al mondo,neanche per te i tuoi genitori hanno potuto decidere,ma DIO e solo lui può decidere quando togliertela.ma verrà un giorno in cui sarai tu dalla parte del malato,perchè dovrai morire e la paura di crepare ti farà ricordare tutte le battaglie inutili che hai fatto.ricordati che devi morire,forse già domani e la tua eutanasia sarà quella di non avere speranza...ma se credi oggi stesso che gesù cristo è morto e risorto perchè tu abbia la vita eterna,allora vivrai.
  COMMENTI
  (Da 1 a 5 di 5)  
  COMMENTI
  (Da 1 a 5 di 5)  
26 aprile 2007 0:00 - stefano ravasio
Fino a prova contraria l'autodeterminazione nella scelta del percorso terapeutico è principio consolidato nel nostro ordinamento, a patto che sia validamente espresso un consenso informato. Come fa la povera ragazza ad esprimerlo se è incapace di intendere e volere? se lo potessero fare i genitori e parenti cosa si fa, basta firmare una dichiarazione in cui si attesta che lei precedentemente aveva espresso delle volontà? basta questo per decidere una vita?e chi non ha i genitori? attenzione alle zie lontane! meno male che c'è l'art. 579 c.p... quello di welby si, è stato un caso di scelta di un percorso terapeutico alternativo, non questo! smettiamola di confondere le due cose! questa è eutanasia e non c'entra con il divieto di accanimento terapeutico! leggiti l'art 14 e il 35 codice deontologia medica va...e poi piantiamola di cavalcare casi pietosi per evidenti scopi politici!!
5 febbraio 2006 0:00 - Gino Pieri
Livio,
È possibile che non possa mettere in ballo argomenti seri in una discussione drammatica?
Sei solo capace di mettere in campo queste balle e superstizioni religiose?
Tutti noi moriremo, questa é una certezza, come moriremo non si sa, ma per favore, se mi é permesso di scegliere il modo di morire lasciami morire secondo le mie convinzioni e non le tue. É cosí difficile?
5 febbraio 2006 0:00 - Gianni
Sig Livio, dio non esiste e quindi non ha potuto decidere niente, cristo non è ne nato ne morto ne risorto sono tutte cose inventate da menti sconvolte da superstizioni che si sono create gli uomini nel passato quando l'ignoranza era sovrana. In uno stato libero certe questioni non si dovrebbero neanche mettere in discussione. Purtroppo per l'influenza nefasta della religione su menti non adatte a recepire la realtà del mondo, siamo sempre al punto in cui è negata la libertà di scelta quando non esiste più vita ma solo un corpo tenuto in vita da una macchina.
E poi piantiamola con la storiella della vita eterna, con il paradiso con l'inferno e tutte quelle fregnacce che continuate a blaterare.
Gianni
5 febbraio 2006 0:00 - osvaldo
Condivido la riflessione di Moretti e suggerisco a tutti quelli che sono interessati,due letture: "Il testamento biologico", autori vari, della Fondazione Veronesi e de Il Sole 24 ore, nelle edicole, e " IL diritto di morire", del prof. Umberto Veronesi.
Si tratta di temi che dovrebbero interessarci tutti, personalmente.
5 febbraio 2006 0:00 - livio
la vita è sacra,non è tua.non hai deciso ne scelto di venire al mondo,neanche per te i tuoi genitori hanno potuto decidere,ma DIO e solo lui può decidere quando togliertela.ma verrà un giorno in cui sarai tu dalla parte del malato,perchè dovrai morire e la paura di crepare ti farà ricordare tutte le battaglie inutili che hai fatto.ricordati che devi morire,forse già domani e la tua eutanasia sarà quella di non avere speranza...ma se credi oggi stesso che gesù cristo è morto e risorto perchè tu abbia la vita eterna,allora vivrai.
  COMMENTI
  (Da 1 a 5 di 5)