Fino a prova contraria l'autodeterminazione nella scelta
del percorso terapeutico è principio consolidato nel nostro
ordinamento, a patto che sia validamente espresso un
consenso informato. Come fa la povera ragazza ad esprimerlo
se è incapace di intendere e volere? se lo potessero fare i
genitori e parenti cosa si fa, basta firmare una
dichiarazione in cui si attesta che lei precedentemente
aveva espresso delle volontà? basta questo per decidere una
vita?e chi non ha i genitori? attenzione alle zie lontane!
meno male che c'è l'art. 579 c.p... quello di welby
si, è stato un caso di scelta di un percorso terapeutico
alternativo, non questo! smettiamola di confondere le due
cose! questa è eutanasia e non c'entra con il divieto
di accanimento terapeutico! leggiti l'art 14 e il 35
codice deontologia medica va...e poi piantiamola di
cavalcare casi pietosi per evidenti scopi politici!!
5 febbraio 2006 0:00 - Gino Pieri
Livio, È possibile che non possa mettere in ballo
argomenti seri in una discussione drammatica? Sei solo
capace di mettere in campo queste balle e superstizioni
religiose? Tutti noi moriremo, questa é una certezza,
come moriremo non si sa, ma per favore, se mi é permesso di
scegliere il modo di morire lasciami morire secondo le mie
convinzioni e non le tue. É cosí difficile?
5 febbraio 2006 0:00 - Gianni
Sig Livio, dio non esiste e quindi non ha potuto decidere
niente, cristo non è ne nato ne morto ne risorto sono tutte
cose inventate da menti sconvolte da superstizioni che si
sono create gli uomini nel passato quando l'ignoranza
era sovrana. In uno stato libero certe questioni non si
dovrebbero neanche mettere in discussione. Purtroppo per
l'influenza nefasta della religione su menti non adatte
a recepire la realtà del mondo, siamo sempre al punto in
cui è negata la libertà di scelta quando non esiste più
vita ma solo un corpo tenuto in vita da una macchina. E
poi piantiamola con la storiella della vita eterna, con il
paradiso con l'inferno e tutte quelle fregnacce che
continuate a blaterare. Gianni
5 febbraio 2006 0:00 - osvaldo
Condivido la riflessione di Moretti e suggerisco a tutti
quelli che sono interessati,due letture: "Il testamento
biologico", autori vari, della Fondazione Veronesi e de
Il Sole 24 ore, nelle edicole, e " IL diritto di
morire", del prof. Umberto Veronesi. Si tratta di
temi che dovrebbero interessarci tutti, personalmente.
5 febbraio 2006 0:00 - livio
la vita è sacra,non è tua.non hai deciso ne scelto di
venire al mondo,neanche per te i tuoi genitori hanno potuto
decidere,ma DIO e solo lui può decidere quando
togliertela.ma verrà un giorno in cui sarai tu dalla parte
del malato,perchè dovrai morire e la paura di crepare ti
farà ricordare tutte le battaglie inutili che hai
fatto.ricordati che devi morire,forse già domani e la tua
eutanasia sarà quella di non avere speranza...ma se credi
oggi stesso che gesù cristo è morto e risorto perchè tu
abbia la vita eterna,allora vivrai.