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8 marzo 2023 9:19 - savpg8801
In nome della libertà di mercato, in economia liberistica, si sono aggravate le forme di beneficio per i consumatori. Non è possibile scegliere continuamente fra le centinaia (da un venditore di energia mi fu detto che sarebbero 4/500) di liberi fornitori, in libertà e velocità esaminando le differenze di prezzi, di condizioni, di resa, di componenti e di affidabilità che ogni operatore pratica o, peggio, propaganda. Il comune consumatore non può continuamente correre dietro a queste proposte ed essere tanto esperto da poterle valutare come comprare una scatoletta di fagioli in vari negozi e prendere al volo quella più conveniente. Necessitano leggi e regole che impongano allineamenti di tutela per evitare quei contratti unilaterali che sono solo capestro. Un esempio ho dal mio fornitore che era eni poi divenuto libero (mi ci sono trovato senza saperlo) e con condizioni di prezzo (circa 92/94 del gas) per un periodo prendere o lasciare) e adesso mi trovo, in nettissimo calo della materia gas da 350 a 42/50 $ al mwh, a dover pagare come mercato libero e non essere adeguato come quello di tutela. Bell'affare come le liberalizzazioni dell'epoca Bersani....forse. Proponiamo di modificare.
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