Tutelare con ogni mezzo la libertà dei paesi democratici
come l'Ucraina, i cui cittadini stanno dimostrando '
dignità fierezza, ragionamento e amor di patria' al prezzo
delle loro vite contro l'aggressore, significa difendere
anche i principi che stanno alla base della nostra libertà.
La Storia ci insegna che patti di Monaco non debbano più
essere accettati dai paesi liberi.
27 aprile 2022 15:45 - teaemma
che stupidità stare dalla parte degli ucraini.
Il loro Zar (lui si lo è) li sta ammazzando e vuole
trascinare tutti in una 3' guerra mondiale. Informatevi
Non è l'inno che fa gli italiani, ma dignità fierezza,
ragionamento e amor di patria. Ma da Draghi in giù ognuno
per sè e il Covid per tutti. Bella civiltà
27 aprile 2022 8:37 - giancarlo3171
Da sempre gli italiani sono malati di "reducismo".
Prima furono i garibaldini, poi i reduci della prima guerra
mondiale, adesso i partigiani.
Da non dimenticare durante il fascismo i reduci della marcia
su Roma.
Tutti questi reducismi si basano sostanzialmente su
falsificazioni della storia.
I garibaldini fecero la loro parte, ma l'unità d'Italia è
dovuta ad altro, la prima guerra mondiale fu vinta dagli
alleati sul fronte occidentale e l'apporto dei partigiani
alla liberazione fu del tutto secondario.
Da ricordare che i tedeschi invasori furono chiamati in
Italia dal governo italiano per aiutarci a combattere una
guerra superiore alle nostre forze.
L'attuale inno italiano non mi piace, il testo è retorico
in modo inaccettabile e la musica decisamente brutta.
Che fare? Ormai è una tradizione, meglio tenercelo come è.
25 aprile 2022 19:13 - enniusfirst
"Perché "Bella ciao" non diventa il nostro inno
nazionale"?".
La risposta negativa è elementare:
sarebbe un inno 'divisivo' perché, che ci piaccia o no, di
esso se ne è appropriato una sola parte politica.
Un inno, per essere tale, deve 'includere' per
rappresentare la massima parte della nazione.
Premesso che, per me, l'attuale inno va benissimo, se
dovessimo proprio cambiarlo, irriverenza per irriverenza,
proporrei - data la sua notorietà nel mondo a motivo del
suo slancio fisico, esistenziale e affettivo rivolto a tutti
- il canto : Volare !
Ecco, cosa ci racconta Wikipedia:
"In Italia è risultato essere il singolo italiano più
venduto nel 1958.
Negli Stati Uniti (pubblicata dalla Decca, DL 8808) è
stata prima in classifica per 5 settimane (l'unica volta per
una canzone italiana); in totale ha venduto 22 milioni di
copie nel mondo[10], ovvero la quinta canzone più venduta,
ed è stata interpretata da una folta schiera di cantanti e
gruppi, tra cui Dean Martin, Al Martino e Gipsy Kings.
Nel 1959 la canzone vinse due Grammy come Canzone
dell'anno ("Song of the year") e come Disco
dell'anno (Record of the year)[11]."
A sigillo, per dimostrare l'universalità e inclusività del
canto, vorrei ricordare che nel film ' Il compagno Don
Camillo' la delegazione dei comunisti italiani arrivati in
Russia furono accolti dalle autorità locali al suono di ...
Volare !