Prima ci dicevano che bastava raggiungere l'immunità col
70% di vaccinati e saremmo usciti dall'emergenza. Poi il 70
nn basta più, ci vuole l'80. poi il 90%.
Fra unpò ci diranno che usicremo dall'emergenza quando
avremo trovato il vaccino che elimina la morte. Sempre lo
stesso trucco, già applicato con i nostri antenati
tedeschi. Prima i grandi capi gli hanno detto che ci voleva
lo stto di emergenza perchè i comunisti avevano bruciato il
Reichstag. Poi che bisognava continuare perchè occorreva
riprenders la Renania. Poi per unirsi all'Austria in un solo
popolo. Poi per proteggere i tedeschi dei Sudeti. poi per
avere un corridoio a Danzica con la Prussia Orientale. Poi
per difendersi dall'agressione francese, poi..... Ma adesso,
cosa ci fanno tutti questi grandi capi a Norimberga?
5 settembre 2021 20:26 - savpg8801
In questi mesi ho ascoltato e lette molte opinioni. Chi ha
seguito le regole in toto o ancora parzialmente quasi non
parla...si sa i bravi e buoni stanno sempre zitti; hanno
fatto il loro dovere quindi che vuoi di più la convivenza
è buon dovere. Chi parla, invece, sono i "cattivi", gli
assatanati, i convinti da coloro che sono stati convinti dai
santoni ribelli ed oppositori e in mezzo a loro ci sono
anche scienziati, neanche interessati seriali, qualche
politico a gogo, ma tutta gente che parla in nome di questo
abuso di potere sulla loro libertà....tutti duci e ducetti,
tutta dittatura, tutte privazioni dei diritti ed anche di
più, tutti inquisitori ed impositori, tutti che non "mi"
devono nè guardare nè toccare,il corpo è mio e peste a
chi lo tocca... figuriamoci educare o convincere. Però la
frase più ipocrita e ingenua che ho sentito fino ad ora,
è: cerchiamo di convincere i riluttanti. Un governo, un
comando, un esecutivo non deve chiedere, deve dirigere,
ordinare ed eseguire qualcosa se legifera che sia giusto
farlo! Come andare là a convincere i talebani a non
perseguire le donne, tagliarsi e far tagliare le barbe, o
diventare studenti di un'altra religione, così, per
emergenza immediata. Magari con qualche buonista e sciocco
spot televisivo o radiofonico.