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7 maggio 2021 8:19 - VDonvito
grazie a Fabio Clauser che conferma che le sue opinioni sono quelle dell'articolo pubblicato (la Regione Toscana ha fatto bene in questa scelta di priorità comunque indotta e difesa dall'ordine professionale corporativo) e che, grazie al suo erudito excursus nel commento, che il vaccino per la legge italiana è un diritto e che, per i singoli, potrebbe anche essere un dovere. Importante è non confondere i propri desiderata con la realtà.
6 maggio 2021 17:07 - Clauser
Leggo il commento precedente e replico brevemente:
1 – Non mi risulta che gli ordini toscani (quali peraltro?) abbiano fatto pressioni sulla Regione Toscana per far ottenere delle priorità nelle vaccinazioni agli iscritti. Al contrario, il Presidente dell’Ordine di Firenze, costretto dalle interminabili polemiche, ha affermato: “La Regione sa bene che il Consiglio dell'ordine degli avvocati di Firenze non ha avanzato alcuna richiesta finalizzata a ricevere un trattamento privilegiato» (https://www.lanazione.it/cronaca/vaccino-avvocati-regione-t oscana-1.6202885).
2 – Non ho mai detto, né tanto meno scritto, che i giudici e gli avvocati sono più importanti dei cassieri del supermercato. Basta leggere il mio articolo nella parte in cui c’è scritto che la Regione Toscana ha fatto una scelta politica.
Si può non essere d’accordo con una scelta politica, e questa, sì, è una questione di opinioni, ma la scelta è legittima e rientra fra le prerogative della Regione.
Insomma, si tratta di valutazioni politiche e tecniche estremamente difficili su cui non mi sento di dare un giudizio di valore, fermo restando che il vaccino – in quel momento - non era raccomandato dalle autorità sanitarie per persone vulnerabili, né per gli “over” 55.
3 – Il diritto, o il dovere alla vaccinazione è un tema complesso che ha una sua lunga storia. Cerco di spiegarmi meglio: i trattamenti sanitari possono certamente ritenersi parte del diritto alla salute tutelato dalla Costituzione all’art. 32.
I dubbi su alcuni accertamenti sanitari obbligatori (durante l’emergenza HIV negli anni 90) e sulle norme che prevedevano veri e propri obblighi vaccinali, hanno dato l’occasione alla Corte Costituzionale (con le sentenze n. 218 e 258 del 1994, e 5 del 2018) di esprimersi chiarendo la portata del diritto ai trattamenti sanitari e la portata degli eventuali doveri.
Il quadro che è emerso è più o meno il seguente: il diritto alla salute non riguarda solo l’individuo, ma l’intera comunità e deve fare i conti con il diritto alla salute degli altri e con il dovere di solidarietà espresso dall’art. 2 della Costituzione.
Così argomentando la Corte Costituzionale ha sostanzialmente affermato che gli obblighi vaccinali sono costituzionalmente legittimi e il precetto può essere declinato con una diversa gradualità dal legislatore, a seconda dell’interesse che – di volta in volta – deve essere tutelato.
A seconda delle esigenze si può andare dalla semplice raccomandazione alla vaccinazione, fino ad un obbligo sanzionato in modo più o meno grave (ad esempio con l’impossibilità di frequentare le scuole, con pene pecuniarie e, se del caso, con sanzioni penali).
Il tutto deve essere valutato alla luce della salute del singolo: ad esempio, non può essere obbligato al trattamento sanitario chi sia più vulnerabile degli altri.
Nel momento che stiamo vivendo il vaccino è raccomandato per tutti quelli che lo possono fare, per arginare la pandemia e per dovere di solidarietà. Facile prevedere che se non si dovesse arrivare ad una copertura soddisfacente verranno introdotti degli obblighi sanzionati, già inseriti per alcune categorie (medici e sanitari).
In questo senso vaccinarsi è un dovere, lo dice il giudice delle leggi.
6 maggio 2021 9:20 - VDonvito
L'avvocato Fabio Clauser, che ha esposto la "teoria del sì", a mio avviso, sbaglia per diversi motivi:
- la responsabilità di quanto accaduto non è degli avvocati, ma del loro ordine professionale e, soprattutto, della Regione Toscana. L'ordine rappresenta i propri iscritti e corporativamente cerca di portar loro beneficio. Ogni iscritto ne faccia tesoro. La Regione rappresenta tutti noi che viviamo in Toscana, e ognuno ne faccia tesoro.

- bene ha fatto la regione Toscana, dice Clauser, perché giudici e avvocati sono più importanti dei cassieri del supermercato… questione di opinioni (in merito ci sono varie categorie che, con meno "fortuna" degli avvocati, non ultimi per esempio gli autisti ncc, hanno tentato di imporre la loro priorità).

- vaccinarsi non è un dovere ma un diritto. Lo dice la legge. Ovviamente ognuno, con se stesso, ha una lista di priorità per i diritti e doveri. Io, per esempio, sento che per me sia un dovere farlo in quanto parte della comunità. Ma sono io, non la legge.
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