poveri noi... fin quando non si estinguerà la generazione
bigotta pseudo-moralizzatori che oggi governa e condiziona
la nostra società con le proprie convinzioni molto
ideologiche e ben poco logiche, ci sarà ahimè poco spazio
per il dialogo, il ragionamento e il confronto di idee tra
persone (più o meno) intelligenti e prevarrà l'ottusa
mentalità medievale ancora tanto e alla moda in certi
ambienti "intellectual-chick".
Mentalità dura a morire specie in Italia, anche grazie al
contributo del Vaticano, che condanna ragazzini che si
ritrovano a farsi una fumata sostanzialmente per "ridere" in
compagnia, preferendo dirottare tutti negli oratori, dove si
concentrano alte densità di orchi seviziatori, protetti
dall'impunità sia della Legge terrena che dal "Perdono
Divino".
È mai possibile che nel XXI secolo inoltrato esista ancora
certa gente che si permetta di erigersi a giudice e
moralizzatore a spese della libertà altrui?
Se il tuo vicino si fa gli spinelli e ti saluta educatamente
con quel tipico sorriso un po' inebetito, forse lede o
minaccia la tua libertà?
Allora lasciamo perdere una volta per tutte giudizi morali
sul prossimo riguardo argomenti che non si conoscono,
impariamo a rispettare i diritti individuali e la libertà
del prossimo, dedicando magari più tempo a gestire i propri
personalissimi scheletri nell'armadio.
Davvero non riesco a farmene una ragione... sarà che il mio
cervello è troppo appannato da quasi mezzo secolo di
assunzione di cannabis, sempre coltivata nell'orto per non
alimentare ulteriormente criminalità o fisco, caso mai
fosse legalizzata?
O forse ad essere appannato è il cervello di certi
anacronistici personaggi giusto perché non hanno mai
provato a farsi una canna?
3 novembre 2020 23:20 - enniusfirst
Ah Donvì, le sue non sono osservazioni , sono solo
affabulazioni o .. fumisterie.
Quando afferma che " i tossicodipendenti oggi sono in queste
condizioni perché le droghe sono illegali." , fa pensare
che le droghe legalizzate si potrebbero equiparare, come
effetti, al .. carcadè.
Riguardo la consapevolezza, è il divieto che obbliga le
persone 'normali ad approfondire gli effetti riguardo
l'uso/consumo dei beni oggetto dei divieti.
Rimane la contraddizione di fondo in chi, come lei, mitizza
la libertà di scelta indiscriminata con il risultato di
schiavizzare chi ne abusa.
Chissà se ha voglia di riflettere su queste mie
osservazioni...
2 novembre 2020 18:08 - VDonvito
enius, ennius
è vero proprio il contrario di quello che dice. I
tossicodipendenti oggi sono in queste condizioni perché le
droghe sono illegali.
Per il resto, le sue osservazioni, valgono sia che le droghe
siano illegali che legali. Con l'aggiunta che in caso di
legalità l'informazione non sarebbe "drogata" e quindi chi
decidesse di usarle sarebbe più consapevole a cosa andrebbe
incontro.
Chissà se ha voglia di riflettere su queste mie
osservazioni...
2 novembre 2020 17:58 - enniusfirst
"La legalizzazione delle droghe ..... è materia di
coscienza e di libertà individuale" ?
Balle !
Basta visitare un centri di recupero di tossicodipendenti
per constatare quanta incoscienza e schiavitù vi siano
state in quelle persone.
E limitandoci ad una sola categoria, sarebbe sufficiente
elencare solo le vittime del mondo delle spettacolo, che ci
hanno lasciato prematuramente, per riempire dei libri.
Alla base dell'uso delle droghe vi è il tentativo di
percorrere le vie più facili per raggiungere una qualche
meta o riempire vuoti intellettivi a cui segue il degrado e
il nichilismo.
Ci sarebbe poi da ricordare quella ... bagatella
costituzionale che all'art. 32 ci dice ... " La Repubblica
tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e
interesse della collettività, .." .