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1 dicembre 2020 7:29 - esol
poveri noi... fin quando non si estinguerà la generazione bigotta pseudo-moralizzatori che oggi governa e condiziona la nostra società con le proprie convinzioni molto ideologiche e ben poco logiche, ci sarà ahimè poco spazio per il dialogo, il ragionamento e il confronto di idee tra persone (più o meno) intelligenti e prevarrà l'ottusa mentalità medievale ancora tanto e alla moda in certi ambienti "intellectual-chick".

Mentalità dura a morire specie in Italia, anche grazie al contributo del Vaticano, che condanna ragazzini che si ritrovano a farsi una fumata sostanzialmente per "ridere" in compagnia, preferendo dirottare tutti negli oratori, dove si concentrano alte densità di orchi seviziatori, protetti dall'impunità sia della Legge terrena che dal "Perdono Divino".

È mai possibile che nel XXI secolo inoltrato esista ancora certa gente che si permetta di erigersi a giudice e moralizzatore a spese della libertà altrui?

Se il tuo vicino si fa gli spinelli e ti saluta educatamente con quel tipico sorriso un po' inebetito, forse lede o minaccia la tua libertà?

Allora lasciamo perdere una volta per tutte giudizi morali sul prossimo riguardo argomenti che non si conoscono, impariamo a rispettare i diritti individuali e la libertà del prossimo, dedicando magari più tempo a gestire i propri personalissimi scheletri nell'armadio.

Davvero non riesco a farmene una ragione... sarà che il mio cervello è troppo appannato da quasi mezzo secolo di assunzione di cannabis, sempre coltivata nell'orto per non alimentare ulteriormente criminalità o fisco, caso mai fosse legalizzata?

O forse ad essere appannato è il cervello di certi anacronistici personaggi giusto perché non hanno mai provato a farsi una canna?
3 novembre 2020 23:20 - enniusfirst
Ah Donvì, le sue non sono osservazioni , sono solo affabulazioni o .. fumisterie.
Quando afferma che " i tossicodipendenti oggi sono in queste condizioni perché le droghe sono illegali." , fa pensare che le droghe legalizzate si potrebbero equiparare, come effetti, al .. carcadè.
Riguardo la consapevolezza, è il divieto che obbliga le persone 'normali ad approfondire gli effetti riguardo l'uso/consumo dei beni oggetto dei divieti.
Rimane la contraddizione di fondo in chi, come lei, mitizza la libertà di scelta indiscriminata con il risultato di schiavizzare chi ne abusa.
Chissà se ha voglia di riflettere su queste mie osservazioni...
2 novembre 2020 18:08 - VDonvito
enius, ennius
è vero proprio il contrario di quello che dice. I tossicodipendenti oggi sono in queste condizioni perché le droghe sono illegali.
Per il resto, le sue osservazioni, valgono sia che le droghe siano illegali che legali. Con l'aggiunta che in caso di legalità l'informazione non sarebbe "drogata" e quindi chi decidesse di usarle sarebbe più consapevole a cosa andrebbe incontro.
Chissà se ha voglia di riflettere su queste mie osservazioni...
2 novembre 2020 17:58 - enniusfirst
"La legalizzazione delle droghe ..... è materia di coscienza e di libertà individuale" ?

Balle !

Basta visitare un centri di recupero di tossicodipendenti per constatare quanta incoscienza e schiavitù vi siano state in quelle persone.

E limitandoci ad una sola categoria, sarebbe sufficiente elencare solo le vittime del mondo delle spettacolo, che ci hanno lasciato prematuramente, per riempire dei libri.

Alla base dell'uso delle droghe vi è il tentativo di percorrere le vie più facili per raggiungere una qualche meta o riempire vuoti intellettivi a cui segue il degrado e il nichilismo.

Ci sarebbe poi da ricordare quella ... bagatella costituzionale che all'art. 32 ci dice ... " La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, .." .
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