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20 maggio 2020 12:00 - colemar
Le solite critiche da parte di chi non deve prendere decisioni.
Si tratta di bilanciare il rischio di contagio con l'importanza sociale di una determinata attività, e per di più bilanciare i diritti dei singoli con quelli del pubblico.
Le fabbriche non si possono tenere ferme a lungo, ma i locali pubblici tutto sommato non sono così indispensabili, quindi, anche se il rischio di contagio è paragonabile, prima le fabbriche, poi i bar e i ristoranti.
Anche i negozi di alimentari sono indispensabili, per ovvi motivi.
Il parrucchiere si può organizzare in modo da minimizzare il rischio di contagio. Fare lo stesso a scuola è più difficile, a meno di mettere parte degli allievi in cortile.
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